Dopo la sconfitta rimediata a Catanzaro, il Messina di Arturo Di Napoli prova a riprendere la marcia tra le mura amiche. Domenica, al San Filippo, i biancoscudati incroceranno le lame con la Juve Stabia, formazione costruita per traguardi ambiziosi ma attualmente bloccata nella parte centrale della graduatoria.

Il nostro appuntamento settimanale con il passato, dedicato in questo caso alla sfide tra giallorossi e vespe, farà sorridere i tifosi peloritani: la storia, infatti, incorona nettamente il Messina, capace di vincere ben sette gare su nove, lasciando ai campani solamente due successi. Curiosamente, le sfide tra siciliani e stabiesi non si sono mai concluse con un nulla di fatto. Il primo incontro, sbiadito tra le pieghe della storia, risale alla Prima divisione 1929-30, quando le due squadre portavano denominazioni diverse dalle attuali. L’A.C. Messina e lo Stabia diedero vita ad un match animato, che finì con il risultato di 2-1 per i padroni di casa. Dopo l’iniziale vantaggio del bomber giallorosso Corallo, i gialloblù pareggiarono con Chiantini, prima di soccombere definitivamente alla rete peloritana firmata da Ardrizzi.

Due stagioni più tardi, sempre in Prima divisione, i padroni di casa dell’Associazione Calcio Messina strapazzarono violentemente i malcapitati campani, infliggendogli una manita che, ad oggi, rimane la vittoria più larga nelle sfide tra le due compagini. Le reti, inoltre, portano i nomi gloriosi di Corallo, autore di una quaterna, e di Ferretti, il più prolifico bomber nella storia giallorossa. Dopo altre due vittorie fatte registrare dalla neonata Acr, nell’immediato dopoguerra, i giallorossi umiliarono i campani anche nella prima sfida disputata nella serie cadetta. Nella stagione 1951-52, infatti, la doppietta di Koenig e le reti di Brach e Colomban sommersero le vespe (andate in gol con Parvis), in un bruciante 4-1.

Messinesi e stabiesi si rivedranno solamente dopo un ventennio, nella serie C 1972-73. Proprio in quell’occasione si registrò il primo risultato positivo gialloblu in terra peloritana. Le reti di Malaman e Pierbattisti, infatti, riuscirono a ribaltare l’iniziale vantaggio messinese firmato da Mammì. Dopo qualche anno di assenza, Messina-Juve Stabia ritorna nella stagione di serie C/2 1979-80. I padroni di casa, dopo una sfida tiratissima, riuscirono ad imporsi sui campani grazie ad un risicato 2-1.

L’anno successivo, invece, peloritani e campani giocarono al Celeste una sfida da ultima spiaggia, fondamentale per la salvezza in quarta serie. L’1-0 giallorosso, maturato grazie alla rete di Pauselli, permetterà ai peloritani di salvarsi all’ultima giornata di campionato proprio a discapito delle vespe campane, in un finale di stagione degno del più adrenalinico romanzo thriller.

L’ultimo precedente, invece, è andato in scena il primo marzo dell’anno in corso. Un Messina allo sbando, abbandonato dalla proprietà, rimediò un umiliante 0-3 casalingo, firmato dalla reti di Di Carmine, Gammone e Nicastro. Stiamo parlando solamente di nove mesi fa, è vero, ma quella gara sembra lontana anni luce. Un Messina nuovo di zecca, infatti, è pronto a battagliare con le vespe campane, per riannodarsi ad una tradizione che, oggi più che mai, va onorata.

JUVE STABIA – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1907 (Rifondata nel 1933, 1953, 2002)
MIGLIOR RISULTATO: 9° posto in Serie B (2011/12)
CLASSIFICA ATTUALE: 10° posto con 14 punti
SERIE UTILE: 2 vittorie e 4 pareggi dalla VII giornata (serie in corso)
CAPOCANNONIERE: Polak, Contessa, Arcidiacono e Gomez (2 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Ven 27 novembre 2015 alle 14:46
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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