L’umiliante batosta di Melfi, giunta appena tre giorni fa, pesa come un macigno nelle menti di tifosi e calciatori. L’unico antidoto naturale, come più volte sottolineato da mister Lucarelli, è lo spostamento dell’attenzione alla gara successiva che, in questo caso, giunge a brevissima distanza dalla precedente. Già domani pomeriggio, infatti, i giallorossi si troveranno ad affrontare la capolista Lecce, reduce anch’essa da un violento 0-3 subito in casa, ad opera del Matera. I peloritani hanno l’immediata occasione per riscattare un pesante smacco ma, obiettivamente, l’impresa sembra assolutamente fuori dalla portata dei biancoscudati.

Il cliente, infatti, non è dei più facili. Oltre alla classifica, che vede il Lecce al primo posto, lo dice anche la pluridecennale storia delle sfide tra i due sodalizi giallorossi. Gli incontri tra Messina Lecce, infatti, affondano le radici in piena epoca fascista e, nonostante la predominanza siciliana, i precedenti ricordano alcune brucianti vittorie salentine in riva allo Stretto: il primo match in assoluto, però, disputato nella serie C 1938/39, terminò con la vittoria dei peloritani, impostisi per 3-1. Numerose furono le sfide giocate in terza divisione ma, le due squadre si sono affrontate per due volte anche nella massima serie. Nel campionato di A 2004/05, i salentini inflissero un doloroso 1-4 agli uomini di Bortolo Mutti, grazie alla doppietta di Bjelanovic ed alle reti di Vucinic e Dalla Bona. A mitigare leggermente il passivo per i peloritani, la rete del solito Arturo Di Napoli. L’anno dopo, invece, le reti di D’Agostino e Nanni, inframezzate da quella di Babù, regalarono al Messina il terz’ultimo posto, che poi valse la salvezza per la condanna della Juventus dopo calciopoli.

La terz’ultima sfida in terra peloritana, invece, rievoca ricordi estremamente tristi per la tifoseria messinese. Il 25 maggio del 2008, infatti, al San Filippo accorsero quasi ventimila spettatori, ingolositi dalla promozione “RicominciAmo Messina”, varata dalla famiglia Franza per far riavvicinare gli spettatori alla squadra dopo le ultime tre deludenti stagioni. Purtroppo, di lì a poco, la proprietà del Messina decise di non iscrivere la squadra alla serie cadetta, con tanti saluti ai buoni propositi snocciolati durante la sfida contro il Lecce che, per la cronaca, vide trionfare gli ospiti per 1-3, grazie alla doppietta di Vives e alla marcatura di Tiribocchi. A mitigare il passivo, il gol di Raffaele Biancolino per i padroni di casa.

A due stagioni fa, invece, risale l’ultima vittoria casalinga dei peloritani, che s’imposero per 3-1. Dopo la rete iniziale di Moscardelli, i giallorossi di Sicilia affondarono i colpi con OrlandoCorona Vincenzo Pepe, in una delle migliori gare stagionali del team guidato da Gianluca Grassadonia.

Nella scorsa stagione, un Messina già salvo, impattò per 1-1 contro i salentini, passati in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Lepore. Dieci minuti dopo, però, fu Diogo Tavares a pareggiare i conti ed a chiudere la gara sul risultato di parità.

Nel corso della loro lunga storia, Messina e Lecce si sono scontrate in terra siciliana per ben diciannove volte: il borsino pende a favore dei peloritani che, con sette vittorie a quattro, hanno più spesso sfruttato il fattore campo. A completare il computo anche 8 pareggi. Biancoscudati e pugliesi possono vantare anche due sfide in massima serie.

Domani, pertanto, il prestigio della sfida si farà sentire, gravato dal peso di una storia che ha regalato grandi pagine al calcio meridionale. Sarà fondamentale, per il Messina, strappare un risultato positivo e regalare una prestazione dignitosa, per evitare un baratro che sembra sempre più vicino.

LECCE - LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1908 (Rifondata nel 1927)

MIGLIOR RISULTATO: 9° posto in serie A (1988/89)

CLASSIFICA ATTUALE: 2° posto con 56 punti

SERIE UTILE: 7 vittorie e 2 pareggi tra la I e la IX

CAPOCANNONIERE: Moscardelli (9 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Mar 06 dicembre 2016 alle 00:11
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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