Il Messina di Lello Di Napoli, dopo la “nervosa” sconfitta di Castellammare di Stabia, tornerà in campo domenica alle 15 per sfidare la corazzata Lecce. I salentini, attualmente al secondo posto in classifica, sono in piena corsa per la promozione diretta, con l’accesso ai play-off già prenotato da buona parte della stagione. I peloritani, intascata la salvezza da diverse settimane, dovranno difendere la posizione in questo finale di campionato, per centrare l’accesso alla Coppa Italia “dei grandi”. Vietato distrarsi, pertanto, per la compagine biancoscudata, che può vantare quattro punti di distanza dall’Akragas, prima delle squadre di terza serie non al momento qualificate per la competizione federale.

Il cliente, però, non è dei più facili. Oltre alla classifica, ovviamente, lo dice anche la pluridecennale storia delle sfide tra i due sodalizi giallorossi. Gli incontri tra Messina e Lecce, infatti, affondano le radici in piena epoca fascista: il primo match venne giocato nella città dello Stretto nella stagione 1938/39, quando le due compagini militavano, come oggi, nella terza serie nazionale. In quell’occasione, furono i padroni di casa ad imporsi, con il risultato di 3-1. La penultima sfida in terra peloritana, invece, rievoca ricordi estremamente tristi per la tifoseria messinese. Il 25 maggio del 2008, infatti, al San Filippo accorsero quasi ventimila spettatori, ingolositi dalla promozione “RicominciAmo Messina”, varata dalla famiglia Franza per far riavvicinare gli spettatori alla squadra dopo le ultime tre deludenti stagioni. Purtroppo, di lì a poco, la proprietà del Messina decise di non iscrivere la squadra alla serie cadetta, con tanti saluti ai buoni propositi snocciolati durante la sfida contro il Lecce che, per la cronaca, vide trionfare gli ospiti per 1-3, grazie alla doppietta di Vives e alla marcatura di Tiribocchi. A mitigare il passivo, il gol di Raffaele Biancolino per i padroni di casa.

Nello scorso campionato, invece, furono i padroni di casa ad imporsi con il solito, ricorrente, 3-1. Dopo la rete iniziale di Moscardelli, i peloritani affondarono i colpi con Orlando, Corona e Vincenzo Pepe, in una delle migliori gare del team guidato da Gianluca Grassadonia.

Tra la prima e l’ultima sfida, Messina Lecce si sono scontrate per altre 16 volte in terra siciliana: il borsino pende a favore dei peloritani che, con 7 vittorie a 4, hanno più spesso sfruttato il fattore campo. A completare il computo anche 7 pareggi. Biancoscudati e pugliesi possono vantare anche due sfide in massima serie. Nella stagione 2004/05, un lanciatissimo Messina venne pesantemente sconfitto in casa per 1-4 dal Lecce di Zeman, grazie alla luccicante prestazione di Sasa Bjelanovic, autore di una doppietta e di alcune giocate esaltanti. Nella stagione successiva, invece, il Messina riuscì a conquistare l’intera posta in palio con il risultato di 2-1, grazie alle reti di D’Agostino e Nanni, inframezzate dalla marcatura pugliese di Babù.

Domenica, pertanto, il prestigio della sfida si farà sentire, gravato dal peso di una storia che ha regalato grandi pagine al calcio meridionale. Sarà fondamentale, per il Messina, rimanere concentrato su questo confortante campionato, per conquistare la ciliegina di una stagione condotta al di là di ogni più rosea aspettativa.

LECCE – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1908 (Rifondata nel 1927)

MIGLIOR RISULTATO: 9° posto in serie A (1988/89)

CLASSIFICA ATTUALE: 2° posto con 56 punti

SERIE UTILE: 11 vittorie e 7 pareggi tra l’XI e la XXVIII giornata

CAPOCANNONIERE: Moscardelli (9 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 14 aprile 2016 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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