Nervi tesissimi, come spesso accaduto in questi tre anni, in casa Messina. I giallorossi, dopo la vittoria casalinga contro la Cittanovese, sono nuovamente caduti in trasferta, perdendo partita e faccia a Roccella, contro la penultima della classe. I tifosi, encomiabili anche in Calabria, hanno cercato di porre un freno al disastro che stava avvenendo in campo, continuando ad incitare la squadra. Al triplice fischio, naturalmente, fischi e contestazioni sono piovuti sui calciatori, che non si sono sottratti al confronto con la tifoseria.

L’obiettivo posto da mister Pensabene, che al suo arrivo aveva parlato di play-off, appare quanto mai lontano, con il quinto posto del Troina distante dieci lunghezze. Nel calcio, naturalmente, mai dire mai e allora, nonostante la pessima prova di Roccella, il Messina ha il dovere di ripartire già da domenica, quando sullo Stretto giungerà il Licata. La matricola gialloblu, al momento al settimo posto della graduatoria, non coglie un risultato positivo in trasferta dal 15 dicembre dello scorso anno, quando pareggiò sul campo, ironia della sorte, proprio del Roccella.

I confronti con il Messina non sono molti, tutti concentrati negli anni ’80 e nello scorso decennio. La prima sfida si disputò nella stagione di serie C2 1982-83 e si concluse con un noioso 0-0. Al termine del campionato, i giallorossi di mister Ballarò volarono in terza serie, mentre le aquile gialloblu conquistarono un importante quarto posto. Il secondo match, invece, venne disputato nell’85-86, quando le due squadre siciliane si trovavano in serie C1: a quell’incontro risale la prima vittoria del Messina, che conquistò l’intera posta in palio con un risicato 1-0. Fu una rete di Tusino, giunta all’85’, a permettere agli uomini di Scoglio di abbrancare due punti fondamentali per il prosieguo della stagione. Anche in questo caso, infatti, il Messina vinse il campionato, tornando in serie cadetta dopo quasi un ventennio. Le ultime due sfide, infatti, vennero disputate proprio in serie B, nelle uniche due stagioni disputate in cadetteria dal Licata.

Nella stagione 1988/89, i giallorossi di Zdenek Zeman, ex di turno, s’imposero per 2-1, grazie alla doppietta di Totò Schillaci. La rete dei gialloblu, invece, fu messa a segno da un messinese, il bomber Ciccio La Rosa. Nell’annata successiva, infine, le due squadre impattarono sul risultato di 1-1: il vantaggio iniziale delle aquile fu siglato, nuovamente, da Ciccio La Rosa, ormai assurto a giustiziere della squadra della propria città. A permettere al Messina di pareggiare fu Igor Protti, amatissimo centravanti che aveva preso il posto di Schillaci, passato alla Juventus l’estate prima. Al termine di quell’annata, i gialloblu retrocedettero in C/1 mentre il Messina, guidato da mister Buffoni, riuscì a salvarsi ai "supplementari" della stagione, battendo il Monza per 1-0 nello spareggio di Pescara.

Le ultime due sfide, infine, sono state disputate a cavallo tra 2012 e 2013 e riportano due sonore vittorie dei padroni di casa. Nella serie D 2011/2012, infatti, i giallorossi s'imposero con un rotondo 4-0, in virtù delle reti di Corona, Cocuzza, Grillo e Coppola. L'anno successivo, quello dell'ultima promozione biancoscudata tra i professionisti, i ragazzi di mister Catalano portarono a casa i tre punti grazie ad un altro poker, che vide protagonisti, ancora una volta, i cugini del gol Corona e Cocuzza. I due attaccanti palermitani, infatti, andarono nuovamente a segno, insieme a Parachì e Costa Ferreira. In questa occasione, comunque, arrivò il gol della bandiera del Licata, siglato da Pasca.

Il Licata, pertanto, non è mai riuscito a vincere sullo Stretto, raccogliendo solamente due pareggi in sei gare. Il viatico appare importante, anche se, nessuno si offenda, questo Messina sembra lontano anni luce dalle formazioni allestite dal compianto presidente Massimino.

Sezione: Amarcord / Data: Ven 28 febbraio 2020 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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