Difficile riuscire a scrivere della settimana giallorossa che sta per concludersi. In casa Messina, infatti, gli eventi societari si sono accavallati in maniera talmente vorticosa che, come spesso accade in queste occasioni, hanno rubato la scena al tanto caro rettangolo verde. Il campo ha dimostrato però, qualora ce ne fosse bisogno, la fibra morale di Cristiano Lucarelli e di una squadra che, nonostante le difficoltà, si è compattata intorno al proprio allenatore.

La vittoria casalinga con il Catanzaro, maturata in seguito ad un’insperata rimonta, ha regalato tre punti che potrebbero rivelarsi vitali in chiave salvezza. Sabato prossimo, però, il Messina si troverà ad affrontare la Paganese al Marcello Torre, andando incontro a due problemi di non facile soluzione. Inutile, infatti, girarci intorno: i giallorossi alternano un discreto andamento casalingo ad uno assolutamente disastroso fuori casa. Come se non bastasse, la Paganese rappresenta, da sempre, la peggior bestia nera dei peloritani, incapaci di raccogliere una vittoria in tutte le gare disputate.

Non moltissimi, per fortuna, i precedenti tra siciliani e campani, ma quasi tutti a favore dei padroni di casa. Il primo incontro risale alla serie C 1976-77. In quell’occasione, la Paganese passò di misura, grazie ad uno stringato 1-0. Tre anni più tardi, nella neonata serie C2 1979-80, i giallorossi ritornarono a calcare il manto erboso del Marcello Torre ed, anche in quell’occasione, ne uscirono sconfitti: stavolta il risultato si fissò sul 2-1.

Dopo più di un trentennio, il Messina ritrova la Paganese nella LegaPro unica 2014/15 . Dopo la sbornia di reti rimediata in casa dal Matera, i biancoscudati cercarono vanamente riscatto nel turno infrasettimanale, proprio in provincia di Salerno. Neanche a dirlo, nonostante la voglia di rivalsa, vennero sconfitti per 1-0, grazie alla marcatura di Caccavallo, siglata al 10’ del primo tempo.

Nello scorso campionato, invece, arrivò l’unico risultato positivo in quel di Pagani: il pimpante Messina di Arturo Di Napoli, dopo aver subito la rete del solito Caccavallo, riuscì a rimediare con la marcatura di Diogo Tavares, inchiodando la sfida sul risultato di 1-1. Ad oggi, il precedente del 3 ottobre 2015 rimane l’unico positivo per i peloritani al Torre.

Come se non bastasse, i giallorossi troveranno, sulla panchina della Paganese, il loro vecchio condottiero, quel Gianluca Grassadonia che guidò la squadra dello Stretto alla vittoria del campionato di Seconda Divisione nella stagione 2013/14.

Sfida assolutamente delicata, sia per la storia che per la classifica. Lucarelli pretende l’ennesima di valore dalla sua truppa che, questa volta, dovrà combattere anche contro la statistica, nel tentativo di raggiungere l’ennesimo miracolo.

PAGANESE - LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1926 (Rifondata nel 1989 e nel 1998)
MIGLIOR RISULTATO: 6° posto in serie C1 (1980-81).
POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 13° con 27 punti
ULTIMA SERIE UTILE: 1 vittoria e 2 pareggi dalla XV alla XVII giornata
CAPOCANNONIERE: Reginaldo Da Silva (8 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 16 febbraio 2017 alle 11:06
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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