Indescrivibile la situazione in casa Messina. I giallorossi (e ci scusino per questa definizione i calciatori che hanno fatto la storia peloritana), nella sfida di domenica, sono riusciti a proporre la peggiore prestazione del campionato. E questo, visti i risultati maturati fino ad oggi, è tutto dire. I tifosi, quei pochi che soffrono ancora per la biancoscudata, sono giunti ad invocare le più alte sfere divine, sostituendo i cori da stadio con quelli ecclesiastici: una richiesta d'aiuto inusuale che fa il paio con la “preghiera” del cambio di denominazione. Neanche durante la gestione Di Mascio, per intenderci, si era mai giunti a tanto.

Il Presidente Sciotto, scuse alla città e lacrime a parte, rischia davvero di passare alla storia come il peggior patron della storia peloritana, nonostante sia a capo della società da appena due mesi e mezzo.

Il calendario, impietosamente, chiama i peloritani alla sfida infrasettimanale con il Palazzolo, solida realtà che milita con merito nelle zone di centro classifica. La compagine gialloverde, reduce dalla sconfitta di Nocera, rievoca altre difficili situazioni nelle menti dei tifosi giallorossi. Allo Scrofani-Salustro, infatti, il Football Club Messina della famiglia Franza giocò la prima partita in serie D, dopo l'abbandono della serie cadetta per motivi economici. Era la stagione 2008/09 e, da allora, la città dello Stretto non è più riuscita ad avere una società degna di questo nome.

La serie di sfide tra Palazzolo e Messina iniziò proprio in quel triste 14 settembre 2008: i tifosi giallorossi, dopo le gare con le più blasonate squadre nazionali, si ritrovarono a sostenere i propri colori in un impianto da 2200 spettatori. Il drammatico esordio in serie D, inoltre, si concluse con una sconfitta per 2-1, maturata in virtù della doppietta di La Vaccara, inframezzata dal momentaneo pareggio giallorosso di Niscemi. Nella stagione successiva, nonostante il cambio di denominazione dei peloritani, passati da Fc ad Acr, il risultato non cambiò: nuova vittoria per 2-1 dei padroni di casa sul Messina guidato dal compianto Labonia. Arena ed il solito La Vaccara indirizzano la gara in maniera inequivocabile, mentre alla squadra dello Stretto non rimase che la marcatura dell'eterno Arturo Di Napoli.

Dopo una stagione di pausa, Palazzolo e Messina si incontrarono nuovamente nel campionato 2011/12. I giallorossi, finalmente, riuscirono a racimolare il primo punto nell'impianto gialloverde grazie all'1-1 finale, firmato da Corona e Panatteri. La prima vittoria peloritana allo Scrofani-Salustro giunse in concomitanza con l'ultimo precedente tra le due squadre. Nel corso della trionfale stagione 2012/13, nella quale il Messina di Lo Monaco riabbracciò i professionisti, gli uomini di Catalano tornarono dalla provincia di Siracusa con un rotondo 0-3. Decisivi, come spesso capitò in quell'annata, i cugini del gol Corona e Cocuzza, con Re Giorgio autore di una doppietta.

Il borsino della sfida, pertanto, vede in leggero vantaggio i padroni di casa, vincitori nel 50% delle gare disputate. Il Messina, però, è uscito indenne nell'altra metà delle sfide, portando a casa l'intera posta in palio nell'ultima gara disputata nell'impianto di Palazzolo. Peccato, però, che i giallorossi dell'epoca, tra i quali militava Cocuzza e Maiorano, avessero ben compreso l'importanza della maglia biancoscudata. Allo stato attuale, infatti, la compagine che porta il nome della città dello Stretto appare come una pallida imitazione del blasone che un tempo accompagnava i giallorossi.

Sezione: Amarcord / Data: Mar 31 ottobre 2017 alle 10:06
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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