In attesa del ricorso inoltrato dal Messina, in merito alla posizione di Francesco Cannino (utilizzato dall'Acireale nonostante fosse squalificato), i giallorossi si preparano ad affrontare la seconda trasferta stagionale, in uno stadio conosciuto e “frequentato” in diverse occasioni dai tifosi peloritani. Gli uomini di Cazzarò, infatti, domenica prossima saranno chiamati a calcare il manto erboso del Partenio di Avellino, per affrontare la matricola San Tommaso.

La compagine biancoverde, rappresentante di uno dei rioni della città campana, ha iniziato il suo primo campionato di quarta serie nazionale fermando il Savoia sull'1-1 e rimediando un'onorevole sconfitta sul campo della corazzata Palermo, nel match terminato con il risultato di 3-2 in favore dei rosanero. Una matricola che, nonostante lo scarso seguito, in quarantuno anni di storia si è contraddistinta per serietà e professionalità, grazie alle figure della famiglia Cucciniello, che l'hanno accudita e coccolata come nelle più amorevoli famiglie.

La società avellinese, nata con il fine ultimo di sottrarre i ragazzi alla strada, nell'ultimo decennio ha cambiato pelle, diventando una compagine organizzata, nel panorama della provincia campana. Nonostante i successi, però, il modus operandi della famiglia Cucciniello è rimasto lo stesso: interconnessione con il territorio, valorizzazione dei talenti locali e passione sincera a basso costo. La società, a detta dei membri che la compongono, è gestita da personalità legate tra loro da saldi vincoli di amicizia e, giusto per non venire meno alla tradizione, il presidente Marco (figlio del fondatore e presidente onorario Modestino) ha voluto come dg Annino Cucciniello, che porta lo stesso cognome della famiglia pur avendo sangue diverso.

Il Messina, pertanto, si troverà ad affrontare una trasferta delicata, in uno stadio che conosce abbastanza bene. La biancoscudata, infatti, ha giocato al Partenio in quindici occasioni ufficiali, rimediando otto sconfitte, cinque pareggi e due vittorie. Naturalmente, tutti i tifosi peloritani ricorderanno la sconfitta più dolorosa, quella del 13 maggio 2001, quando il rigore sbagliato da Vittorio Torino ed il gol di Caridi frantumarono i sogni di un popolo. Come sappiamo, però, la festa fu solo rinviata di qualche settimana, visto che i giallorossi di Florimbi agguantarono la promozione sconfiggendo il Catania ai play off. Le due vittorie, invece, risalgono alla serie B 2003/04 (0-1, rete di Guzman) ed alla serie cadetta 2007/08 (1-2, reti di Parisi e Cordova inframezzate dalla marcatura del solito Caridi). L'ultima sfida, invece, risale al 18 aprile 2010 quando, in serie D, gli irpini conquistarono la vittoria con una rete di Majella.

Gli uomini del presidente Sciotto, dopo due sconfitte consecutive (l'ultima, però, potrebbe essere annullata dal giudice sportivo), hanno l'obbligo di centrare la vittoria ad Avellino. Occorre, però, effettuare un bagno d'umiltà concreto, per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti in quel del Partenio.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 11:12
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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