La roboante vittoria di domenica scorsa, maturata in seguito all’ottima prestazione dell’Artemio Franchi di Siena, non ha deconcentrato lo staff giallorosso, consapevole dell’effimerità di un 3-0 di fine luglio contro una squadra raccogliticcia. Un abbozzo di sorriso, però, è ritornato sui volti di gran parte della tifoseria biancoscudata, confortata da alcune buone individualità viste all’opera contro la squadra bianconera.

Il passaggio del primo turno, comunque, obbliga i giallorossi ad un’altra trasferta, stavolta di ben altra caratura. Domenica alle 18.30, infatti, gli uomini di Bertotto dovranno affrontare la gloriosa Spal sul manto erboso del Tullo Morgagni di Forlì, a causa dell’indisponibilità del Paolo Mazza di Ferrara.

Una gara dal profumo antico, tra due squadre dal lignaggio rilevante, che si sono date battaglia perfino nella massima serie. Il primo incontro, considerati i match disputati a Ferrara, risale agli spareggi della prima divisione 1931/32, quando l’Associazione Calcio Messina riuscì a violare il Mazza con il risultato di 1-2, soffiando la promozione in serie B proprio alla Spal. In quell’occasione, i biancoscudati festeggiarono il primo successo della propria storia, volando in cadetteria insieme alla Grion Pola ed alla Sampierdarenese. Le due compagini si rincontreranno nella serie B 1935/36, quando i cerbiatti si presero la rivincita rifilando un sonoro 4-0 alla squadra dello Stretto.

Nel 1950/51, sempre in serie B, i biancazzurri s’imposero nuovamente sul Messina, che nel frattempo aveva cambiato sigla: in seguito a numerose fusioni, infatti, si era passati dall’A.C. allo storico, e attuale, Associazione Calcio Riunite. Tredici anni più tardi, invece, andò in scena la più gloriosa disfida tra le due compagini. Il 16 febbraio del 1964, infatti, Spal e Messina si affrontarono nel massimo campionato italiano, impattando per 1-1. Furono i giallorossi a passare in vantaggio, al 22’, grazie alla marcatura di Morbello, annullata al 65’ dal terzino destro estense, Olivieri. Il punto racimolato a Ferrara, però, contribuì notevolmente alla salvezza dei giallorossi, che totalizzarono tre punti in più dei biancazzurri, retrocessi insieme a Modena e Bari.

Da quella gloriosa partita, disputata più di mezzo secolo fa, il Messina non mise più piede sul campo della Spal. Tecnicamente non lo farà neanche domenica, vista la già citata indisponibilità del Mazza, ma renderà comunque onore al recente ritorno in B dei ferraresi, in quel di Forlì.

Oltre alle quattro partite di campionato, però, esiste anche un precedente di Coppa Italia, perfettamente calzante con la competizione in questione. Nei gironi iniziali del trofeo nazionale 1987/88, infatti, il Messina di Franco Scoglio si liberò della Spal grazie ad un sonoro 3-1, maturato in virtù delle reti di Schillaci, Barone e Cuicchi, mentre il gol della bandiera spallina venne realizzato da Paganelli. Anche in quel caso, però, la partita si disputò in un altro stadio rispetto all’impianto casalingo della squadra ospitante: il Messina, a causa dei lavori di rifacimento del Giovanni Celeste, dovette emigrare al D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto

Sezione: Amarcord / Data: Sab 06 agosto 2016 alle 16:55
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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