C’è rammarico in casa Licata per come arriva il successo del Messina: “L’episodio è stato determinate - dice l’allenatore Giovanni Campanella - perché la partita era finita, ma purtroppo c’è stato un grosso infortunio da parte di uno dei nostri uomini migliori. I ragazzi hanno fatto una buonissima partita, già il pareggio mi stava stretto, perché noi abbiamo sfiorato il 3-1 un paio di volte, nonostante la partita sia stata ben giocata da entrambe le squadre. Abbiamo subito il pareggio e a quel punto ero certo che finisse 2-2, ma poi c’è stato l’errore. Capita, peccato. C’è molta rabbia perché non meritavano assolutamente di perdere”.

Il capocannoniere del campionato Antonio Cannavò, poi, ha messo il timbro anche nella “sua” Messina, nonostante il rigore fallito pochi minuti prima: “Per me era una partita come le altre - spiega - anche se aveva un effetto particolare perché c’erano tanti amici a vedermi. Rigore? Capita, li hanno sbagliati Baggio e Maradona e Avella è stato bravo a intuire. Credo che oggi abbia perso il Licata più che vinto il Messina: l’errore di Ingrassia ci può stare, ma dovevamo evitare di subire il 2-2 e chiuderla prima. La mia carriera? Ho iniziato dalla Promozione, oggi ringrazio il Licata e il presidente Massimino perché è stato l’unico a volermi”.

E proprio il presidente del Licata Enrico Massimino chiude le interviste gialloblù. Lui che a gennaio era stato contattato per fare calcio a Messina: “Ingrassia ci ha salvato spesso durante questa stagione - afferma - oggi siamo stati sfortunati e mi spiace soprattutto per i nostri tifosi. A Messina ho ritrovato tanti amici, ho ricordi molto belli e come famiglia siamo fieri di quanto fatto. I contatti di gennaio? Non voglio rispondere a questa domanda”.

Sezione: Avversarie / Data: Dom 01 marzo 2020 alle 20:40
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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