E’ obiettivo il Giuseppe Pagana, allenatore del Troina, uscito con un pari dal San Filippo, nell’analizzare la sfida: “L’errore del portiere certamente ci ha condizionato, in ogni caso la prima mezz’ora è stata negativa. Non siamo riusciti a produrre la solita mole di gioco. Non accorciavamo in avanti, lasciando troppo campo al Messina. Loro ad un certo punto sono passati in vantaggio e logicamente hanno cavalcato l’onda dell’entusiasmo perché ci tenevano a fare bene. Anche lì, tuttavia, non siamo stati perfetti: errori, distrazioni potevano costarci il raddoppio e una partita che sarebbe stata differente, invece abbiamo pareggiato”.
 

Copione diverso nella ripresa: “Siamo entrati con piglio differente. Abbiamo pressato alto e recuperato molti palloni, trovando la rete. Abbiamo anche concesso campo e opportunità, era inevitabile". Amarezza non per l’esito dell’incontro ma per il modo in cui è maturato: “Fa male prendere gol in situazioni che non dovrebbero mai verificarsi: doveva essere espulso un giocatore del Messina. Hanno dato una gomitata ad un nostro calciatore, il guardalinee ha segnalato, l’arbitro ha fischiato la punizione ma non ha avuto la forza di ammonire. Due minuti più tardi per lo stesso episodio siamo rimasti in inferiorità numerica. Metri di giudizio opposti. Il risultato del campo, in ogni caso, va sempre accettato. Potevamo perdere se Cocuzza avesse segnato piuttosto che impattare, di testa, la traversa, ma quello fa parte dello sport sono altre le situazioni da migliorare”.
 

L’allenatore, lungimirante, sa che il risultato, nonostante la graduatoria, non è da buttare: “Il portiere è incappato in una giornata stornata, fin qui aveva disputato un ottimo torneo. Pensavamo di sfondare dal lato di Suarè ma non ci siamo riusciti ed abbassandoci, soffrivamo. Loro avevano intenzione di disputare una partita importante e ci hanno creato serie difficoltà, quindi, tirando le somme ci prendiamo un pari prezioso in ottica futura. Non importa tanto aver perso la vetta della classifica, quanto aver regalato un tempo agli avversari. Su quattro trasferte ne vinciamo tre e pareggiamo a Messina che io vedevo giocare in Serie A, è motivo d’orgoglio”.

Atipico l’atteggiamento della compagine ospite, notoriamente, equilibrata: “Il match è stato un unicum, di solito non facciamo concludere così spesso verso la porta, fra coppa e campionato abbiamo subito pochissimi gol. Oggi invece una gara nata storta è finita bene. Ogni azione, infatti, diventava pericolosa. Palle morte si rivelavano irte di insidie”.

Le ultime parole sono un sincero augurio per i giallorossi: “Il Messina ha un organico di primo di livello, può permettersi di lasciare Cocuzza e Dezai in panca. Analizzando la stagione, con l’Acireale perdi all’ultimo istante con il Gela pareggi in modo identico. Momenti che potrebbero svoltare l’annata, ti condannano. Rimane una grande piazza con giocatori ottimi. Se giocheranno così faranno tanti risultati. Lo auguro a loro e al mister che era mio compagno di squadra”.
 

Sezione: Avversarie / Data: Dom 22 ottobre 2017 alle 18:02
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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