Due gol in tre partite per rappresentare la Sicilia, che fanno il paio con i venti siglati in undici gare con la maglia della Juniores e i tre (in otto presenze) con la prima squadra: Daniele D'Amico non ha smesso di segnare neanche quando ha tolto la maglia del Camaro per indossare quella della Rappresentativa Juniores al Torneo delle regioni, anche se le sue reti non sono bastate per avere la meglio sull'Abruzzo. Un'esperienza che, a prescindere dal risultato, è servita alla punta classe 2000: "È un bel periodo per me - confessa ai nostri microfoni -, ed è stato un motivo di orgoglio in più confrontarmi con i pari età più forti d'Italia, è stata un'esperienza indimenticabile".

Prima punta o esterno nel tridente con Ferrara, D'Amico ha debuttato tra i grandi a dicembre in casa dell'Avola, segnando lo 0-5 definitivo. Poi un gol a Ragusa e uno a Caltagirone, manca ancora il gol al Marullo e, al rientro, arriva la capolista Città di Messina, ex squadra di D'Amico: "Magari segnare al Marullo! Sarebbe bello per dare una dimostrazione, una risposta a chi non credeva in me". Su Ferrara: "Il gioco del mister favorisce gli attaccanti, sia giocando da esterni che da prima o seconda punta, è un motivo in più per fare bene".

La crescita di D'Amico da dicembre a oggi è evidente: "Non è possibile senza dubbio paragonare le partite con la juniores con le partite di Eccellenza, specie le trasferte. Giocare anche solo pochi minuti, vivere lo spogliatoio e allenarmi con la prima squadra mi sta facendo crescere notevolmente anche a livello personale, come autostima, dopo tre gol mi sento meglio". Crescita sul campo ma anche maturità fuori dai novanta minuti, come testimoniato dall'essersi allenato, insieme anche ad Alessio Rossano, anche lui convocato nella Rappresentativa, dopo un viaggio di ritorno quasi infinito dall'Abruzzo, con arrivo alle 5.30 di ieri mattina. D'Amico però è consapevole di giocarsi le sue chance in un Camaro che, storicamente, punta molto sul settore giovanile: "Io sono tranquillo perché alle spalle ho una società che si fida di me e io mi fido di lei, andiamo d'amore e d'accordo". Staccando un attimo i piedi da terra, l'attaccante a cui D'Amico si ispira è "Icardi, il sogno di tutti. Dico Icardi, sì, anche perché sono interista".

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 29 marzo 2018 alle 14:23
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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