Il post partita contro il Giarre ha lasciato una profonda amarezza in casa Città di Messina che, dopo aver “subito” la sospensione del match lo scorso 5 ottobre sull’1-0 per i giallorossi, ha buttato al vento due punti importanti: al vantaggio di Cariolo, nel primo tempo, ha risposto Tenerelli dal dischetto, con gli ospiti in dieci uomini e, in pieno recupero, lo stesso attaccante peloritano ha fallito il rigore decisivo.

Siamo parecchio delusi, ci tenevamo tantissimo a questa partita e, invece, al 95’ ci sono scappati due punti con quella grande occasione che abbiamo avuto. La squadra è un po’ giù – ha ammesso il capitano Francesco Munafò - e siamo abbastanza amareggiati. A Cariolo non dobbiamo dire niente, capita di sbagliare. Può succedere a chiunque, sbagliano tutti, anche in seria A, e può sbagliare anche lui”.

Difficile accettare un risultato del genere, ma il centrocampista giallorosso cerca di analizzare il match e la prestazione della sua squadra, che è stata brava a sbloccare la gara nel primo tempo, ma che, poi, non ha saputo chiudere: “Non abbiamo creato tanto né noi né loro, quindi, credo che il pareggio sia giusto anche perché, per quello che ho visto, il loro rigore non c’era. Il Giarre ha giocato meglio, ma noi abbiamo sfruttato le palle gol create. Era uno scontro diretto contro una buonissima squadra, però, queste partite dobbiamo farle nostre e abbiamo perso l’occasione di staccarli in classifica, per poi sfruttare l’altra partita in casa. Dovevamo cercare questi sei punti per allontanarci dalla zona retrocessione”.

Il limite della squadra di mister D’Alessandro, come succede da qualche settimana, è sempre quello di sbagliare troppo in avanti e, probabilmente, si fa sentire la mancanza di un attaccante di peso. Munafò, da vero leader, difende il suo reparto avanzato, ma chiede un’inversione di rotta: “Abbiamo Codagnone, un ’96, che ha grandissime qualità, poi anche La Rocca e Calarco, fuori per infortunio, quindi, siamo ben coperti in attacco. Il gruppo c’è, gli avversari non ci hanno mai messo sotto, ma dobbiamo cambiare atteggiamento ed essere più convinti. Dobbiamo avere la convinzione di essere una squadra forte e partite come contro il Giarre le dobbiamo chiudere prima”.

Adesso la squadra non avrà tanto tempo per ripensare all’occasione sprecata, e forse è anche meglio così, perché domenica si torna in campo. I giallorossi saranno di scena ancora al “Celeste” per affrontare la Castelbuonese dei messinesi Giuseppe Totaro e Riccardo Ancione, ex Due Torri che, proprio contro il Città di Messina, lo scorso anno, ottenne la salvezza in serie D ai play-out: “Ricordo bene quella partita – ha concluso Munafò – sono dei buoni giocatori, ma anche quelli del Giarre o del Vittoria sono grandi attaccanti. La Castelbuonese è una buonissima squadra e, come sempre, ce la giocheremo contro tutti e soprattutto in casa dobbiamo giocare per vincere”.

 

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 11:00
Autore: Davide Billa
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