Con 12 reti realizzate in 25 partite si sta confermando il fiore all'occhiello del Sant'Agata, compagine che in questo momento si trova al secondo posto in graduatoria nel Girone B del campionato di Eccellenza, a nove lunghezze dalla capolista Città di Messina e davanti a Scordia, Biancavilla, Camaro, Paternò, Giarre e Rosolini.
Giorgio Cicirello, duttile atleta del 1995, nato proprio a Sant'Agata, veste per il secondo anno consecutivo i colori del suo paese, una scelta fatta con il cuore e con grande orgoglio: “Sono nato qui, questa è casa mia - afferma - . Due anni fa ho preso questa decisione, sia per avere la mia famiglia vicina, sia perché il mio sogno è quello di affermarmi con questa maglia, diventare una bandiera del Sant'Agata e portare il mio paese nel campionato nazionale di Serie D”.
La scorsa stagione, Cicirello ha realizzato ben 18 gol in 25 partite, giocando nel ruolo di mezzala in un 4-3-3: “E' quello il ruolo in cui mi trovo meglio - afferma - , iniziai la mia carriera nel ruolo di seconda punta o di esterno d'attacco, ma al Due Torri il mister Antonio Venuto mi ha cucito addosso questa posizione in cui mi son trovato subito benissimo, perché nel suo 3-5-1-1 mi permetteva di inserirmi e di puntare la porta avversaria, ma al tempo stesso di dare più equilibrio alla squadra. Anche lo scorso anno ho giocato come mezzala con il tecnico Pasquale Ferrara in un 4-3-3, è stata una grandissima stagione, conclusa con il raggiungimento dei play-off in un campionato in cui il nostro obiettivo era solo quello di ottenere una tranquilla salvezza. Quest'anno, invece, il mister Santino Bellinvia mi sta impiegando nel ruolo di centravanti nel 4-3-3, con Antonio Isgrò e Salvatore Mincica ai miei lati. Mi chiede più sacrificio, giocando con le spalle alla porta e cercando di far salire la squadra e di favorire gli inserimenti offensivi dei miei compagni. Sotto il profilo realizzativo ne sto risentendo rispetto alla passata stagione, ma l'importante è giocare per il bene della squadra e dare sempre il massimo”.
60 punti in classifica per un Sant'Agata che punta adesso al secondo posto e poi alla vittoria dei play-off: “La nostra media, così come quella di Scordia e Biancavilla, è stata da primo posto - ha detto - , ma il Città di Messina ha disputato un campionato straordinario, battendo davvero ogni pronostico. C'è tanto rammarico, anche perché a dicembre ci siamo anche rinforzati con innesti importanti tra cui Stefano Tricamo, Vito Lupo e Federico Matera, ma adesso dobbiamo solamente pensare a mantenere vivo il secondo posto e poi a vincere i play-off. Dobbiamo farlo per il nostro paese, per i nostri colori e per i tantissimi sacrifici fatti dall'inizio della stagione. Purtroppo, rispetto allo scorso anno, è stato deleterio per noi non poter giocare a casa nostra, spostandoci a Capo d'Orlando. In queste ultime partite, ma soprattutto in vista dei play-off, invito comunque tutti i nostri tifosi a sostenerci anche a Capo d'Orlando”.
Un campionato a due volti, secondo Cicirello: “Un livello molto alto per quanto riguarda le prime sette formazioni, ma ppoi ho visto troppe squadre che a fatica riescono a concludere un campionato. E' un peccato, perché parliamo comunque del massimo torneo regionale - continua - . A parer mio dovrebbero valutare meglio determinati ripescaggi e magari unire i due gironi siciliani per aumentare la competitività del torneo”.
Cresciuto in una piccola società di Sant'Agata, la Nebrodi, Giorgio al suo primo campionato, all'età di 16 anni, ha realizzato 30 gol in 20 partite in Terza Categoria e la stagione successiva si è trasferito al Rocca, in Promozione, dove ha messo a segno 12 gol in 18 partite. L'anno successivo, all'età di 18 anni, un'esperienza importante con la formazione “Primavera” del Trapani, dove ha messo a segno 2 gol in 10 partite agli ordini del tecnico Luigi Garzya. Successivamente il ritorno al Rocca, questa volta in Eccellenza, con 5 gol in 12 partite, prima della chiamata del mister Antonio Venuto al Due Torri, in Serie D, dove in due stagioni Cicirello ha collezionato 52 partite, realizzando 8 reti: “Ricordo con grande piacere quel periodo, anche perché il secondo anno sfiorammo i play-off, perdendo l'ultima gara di misura contro la Reggina, anche se eravamo partiti con l'obiettivo di salvarci. Avevamo un gruppo straordinario. Forse avrei potuto avere qualche altra chance in Serie D l'anno successivo, ma ho fatto una scelta di cuore optando per il Sant'Agata - conclude - . Qui, logicamente, sento maggiormente la pressione, essendo casa mia. Tutti si aspettano tanto da me e spero di ripagare la fiducia di tutti”.
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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