La frenata nel match interno con il Viagrande non ha cancellato gli entusiasmi in casa Igea, dove si continua a lavorare con la solita determinazione per continuare a fare bene, anzi benissimo come avvenuto in questa prima parte di stagione. Il morale è ottimo e mister La Spada sta preparando con cura il derby di domenica al “Bacigalupo” contro il Taormina.

Nessuna scossa, nonostante la classifica sorrida un po' meno rispetto a qualche settimana fa. Lo assicura anche Cristian Pandolfo, jolly difensivo classe 1988, tra coloro che conoscono meglio l'ambiente igeano. «Purtroppo siamo stati raggiunti per un rigore negli ultimi minuti, un pareggio che ha avuto il sapore della beffa quello con il Viagrande - ammette -. Credo che l'arbitro abbia voluto compensare un penalty che non era stato assegnato poco prima, ma bisogna riconoscere che la prestazione è stata sottotono e di conseguenza la gara non ha regalato particolari emozioni».

Nessun dramma, anzi...«Credo che tirando le somme possiamo essere felici di ciò che abbiamo fatto: quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta. Ci troviamo nelle prime posizioni per questa buona partenza, dobbiamo andare avanti con lo stesso spirito. Ci può stare un leggero calo anche nella lucidità di gioco, magari anche legato a qualche assenza come quella di Crinò, che per noi è un vero capitano e fa sentire il suo carisma in campo. Ma sappiamo quali sono i nostri obiettivi e cosa serve per raggiungerli».

A partire dalla sfida con il Taormina: «La stiamo preparando al meglio, sappiamo che non ci sono squadre morte anche se la classifica in questo momento dice che loro stanno attraversando un periodo negativo - ha proseguito Pandolfo -. Ma non credo sia una squadra materasso, anzi possono contare su un reparto offensivo di alto livello e su gente come Filistad».

Ma dove può arrivare questa Igea? «La squadra è stata costruita per raggiungere la salvezza e tutti credo avrebbero messo la firma per ritrovarci dopo sette giornate tra le squadre più blasonate. Puntiamo a mantenere la categoria, poi vedremo. Il gruppo è coeso perché composto da ragazzi giovani, determinati e umili, che dal primo allenamento seguono mister La Spada. Lui è bravissimo ad inculcarci la giusta mentalità, la carica prima delle partite, a trasmetterci gli stimoli per correre e metterci la grinta necessaria. Ogni domenica lottiamo per il nostro compagno e per la maglia dell'Igea, questo può fare la differenza».

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 23 ottobre 2014 alle 17:23
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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