È arrivata la separazione ufficiale, ma già nota da tempo, tra la S.S. Milazzo 1937 e il gruppo Patanè che, con un comunicato stampa, ha annunciato di non far più parte “in ogni sua componente” del club rossoblù.

Una nota, dai toni forti, per spiegare le motivazioni che hanno portato a questa – come viene definita – “decisione molto sofferta, presa in seguito alla  riconferma, voluta dagli altri componenti del direttivo, del ds Benedetto Bottari”. Proprio l’esperto dirigente mamertino è indicato come il maggiore responsabile delle ultime difficili stagioni vissute dal club, che non è riuscito a raggiungere gli obiettivi di inizio anno. In particolare, il gruppo ricorda l’esonero di mister Alacqua e le dimissioni del ds Giuseppe Accetta.

Patanè e soci, quindi, entrano nel merito della trattativa che avrebbe dovuto portare al ritorno di Pietro Cannistrà alla guida del Milazzo: “Per il bene della società, unico nostro scopo - si legge nel comunicato - il gruppo Patanè era disponibile a cedere le proprie quote a costo zero, ma per motivi a noi sconosciuti la trattativa non è andata a buon fine. Era nostro desiderio a inizio programmazione e si erano creati i presupposti per formare una società composta dal maggior numero possibile di milazzesi, ma i restanti soci non avevano le nostre stesse idee”.

Un ingresso, quindi, che non si è concretizzato e la società rossoblù, dopo le dimissioni di Salvatore Costantino, ha scelto Salvatore Miroddi come presidente e confermato Benedetto Bottari nel ruolo di direttore generale, portando così all’uscita di scena del gruppo Patanè che – conclude la nota - “augura al neopresidente Miroddi e a tutta la società di poter raggiungere quegli obiettivi per i quali noi ci siamo battuti e cioè riportare il Milazzo nelle categorie che merita”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 04 agosto 2015 alle 11:45
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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