Il Pistunina si arrende a un Giarre cinico: al Garden Sport è 0-2

È il giorno di Pistunina-Giarre al Garden Sport di Mili Marina: una sfida che si preannuncia molto calda per quanto accaduto nel match d’andata, ma soprattutto perché le due squadre sono in piena lotta per raggiungere i rispettivi obiettivi. Rossoneri ancora a caccia di quei punti che darebbero una tranquillità relativa verso la salvezza diretta, ma che nelle ultime tre giornate hanno raccolto un solo punto, meno di quanto seminato. Di fronte, la formazione di Beppe Mascara che con una sola vittoria nelle ultime cinque giornate ha compromesso il proprio cammino verso i playoff, con il quinto posto adesso distante 5 lunghezze e saldamente occupato dal Camaro. Sicuri assenti gli squalificati Napoli e Miano, fermato ben cinque giornate. Arbitra l’incontro il palermitano Davide Matina.

La cronaca
Primo tempo: Poco da segnalare nei primi dieci minuti. Pioggia leggera, ma costante a Mili. Bisogna attendere 17' per osservare il primo velleitario tiro verso la porta, quando Caputa calcia altissimo dai 20 metri. La gara si sblocca al 23': Caputa controlla in area e scarica un potente tiro che Chiglien alza in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, il più lesto è Petrullo che devia quasi fortuitamente alle spalle di Vitale. Al 35' dentro Colucci per D'Angelo infortunato. Grande occasione per il pari al 37': D'Arrigo pesca Minissale con un tocco morbido da fermo, ma il 9 rossonero, che aveva eluso la marcatura della difesa ospite, calcia male al volo e la sfera termina a lato. Giarre sornione che al 42' costruisce dal nulla una buona chance per il raddoppio: Carbonaro si libera di forza in area e calcia, ma trova la grande opposizione di Vitale che salva il risultato. Sull'altro versante D'Arrigo arriva scoordinato sul corner di Minissale e manda a lato. Secondo cambio forzato al 45' nella difesa rossonera con Giacopello che prende il posto dell'infortunato Chiglien. Emergenza totale per Raciti, costretto a fare a meno anche di Napoli e Caldore. Si chiude dopo un minuto di recupero un primo tempo poco brillante con il Giarre che ha fatto prevalere la propria esperienza, andando in gol con comodo alla prima vera occasione della gara.

Secondo tempo: Si riparte senza cambi, il Giarre crea due mezze occasioni con Carbonaro che colpisce di testa centralmente (para Vitale) e con una punizione dalla fascia di Wajnsztejn che attraversa tutta l'area e si spegne sul fondo. Prova a cambiare la gara Raciti inserendo Marziale e passando a un offensivo 4-4-2, ma al 12' Caputa cattura una palla al limite gestita da Petrullo e batte Vitale con un potente rasoterra. Ci prova con la forza della volontà il Pistunina, nonostante i tantissimi problemi di formazione. Al 18' Minissale va anche in gol di testa sugli sviluppi di una punizione di Ardiri, ma l'arbitro annulla per una sospetta posizione di fuorigioco. Il bomber ci prova anche un minuto dopo, con un tiro svirgolato da posizione favorevole. La gara è scesa di tono, il Pistunina appare impotente in zona offensiva e il Giarre gestisce i ritmi di gioco. Al 37' Keita salva su un dialogo tra Leotta e Petrullo ed evita il tris. Finisce dopo quattro minuti di recupero. Vittoria meritata per il Giarre che ha gestito la gara con cinismo e personalità e concretizzato due occasioni in avvio delle due frazioni. Pistunina da rivedere, ma forse non era questa la gara nella quale conquistare i punti salvezza.

Pistunina-Giarre 0-2
Marcatori: 23' pt Petrullo, 12' st Caputa

Pistunina: Vitale, Keita, D'Angelo (35' pt Colucci), D'Arrigo, Chiglien (45' pt Giacopello), Ardiri, Bellamacina (10' st Marziale), Di Maggio, Minissale (29' st Ghartey), Grazioso, Ancione. A disposizione: Stracuzzi, Sergi, Visconti. Allenatore: Ezio Raciti.
Giarre: Colonna, M.Spampinato, J.Spampinato, Wajnsztejn, Messina, Petrullo (45' st D'Anna), Marrone, Carbonaro (26' st Compagno), Caputa, Leotta (38' st Curcuruto). A disposizione: Incatasciato, Di Maio, Finocchiaro, Sanfilippo. Allenatore: Giuseppe Mascara.

Arbitro: Davide Matina di Palermo
Assistenti: Orazio Costantino di Barcellona Pozzo di Gotto e Umberto Manfredi Matera di Palermo

Ammoniti: D'Arrigo (P), Minissale (P), Leotta (G), Keita (P), Colucci (P)