Lo scorso anno è stato tra gli artefici della vittoria del campionato di Promozione, trascinando la Jonica con 8 gol e 17 assist in 25 partite. L'attaccante messinese Davide Arigò, classe 1985, si appresta ad affrontare il suo diciassettesimo campionato con lo stesso entusiasmo della “prima volta”: “Ho sposato questo progetto lo scorso anno con la determinazione di un ragazzino - ha detto Davide - e non vedo l'ora di vivere questo nuovo debutto in campionato. In estate ho ricevuto diverse offerte, ma ho deciso di restare a Santa Teresa di Riva. Più che una società ho trovato una vera e propria famiglia e devo dire che in 16 anni di carriera difficilmente ho trovato un club così lungimirante e ben organizzato”.

Domenica la Jonica debutterà in casa nel Girone B del campionato di Eccellenza contro il Milazzo, un match insidioso per entrambe le “matricole”, come ha dichiarato Arigò: “Il Milazzo si è affidato al carisma del tecnico Pasquale Ferrara che ha grande esperienza in questa categoria, sarà un incontro affascinante che affronteremo con grande entusiasmo”.

Un torneo dalle mille insidie che la Jonica affronterà per la prima volta: “La società ha riconfermato lo zoccolo duro dello scorso anno, aggiungendo qualche tassello per completare un roster già ben rodato e competitivo. Si prospetta un campionato livellato verso l'alto, con formazioni blasonate come Paternò e Biancavilla che hanno costruito organici importanti. Il Camaro, invece, grazie anche a un allenatore giovane e preparato come Michele Lucà potrà recitare il ruolo di outsider”.

Un passato nel settore giovanile del Messina, l'esordio in Serie B con la maglia biancoscudata, un "Torneo di Viareggio" vinto da protagonista con la Juventus e quasi 200 partite in Serie C: “Sono soddisfatto di ciò che ho fatto - conclude Arigò - e guardo al futuro con ottimismo e serenità. Ho ancora l'entusiasmo di un ragazzino, ho stimoli enormi e motivazioni altissime. Sono consapevole che con questa maglia potrò togliermi grandi soddisfazioni”.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 07 settembre 2018 alle 16:20
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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