“Sicuramente siamo ancora in ritardo di condizione, ma devo fare un elogio ai ragazzi perché hanno giocato da squadra. Siamo stati corti tra i reparti, abbiamo ben figurato e non abbiamo mai subito, anzi, forse ai punti avremmo meritato qualcosa in più, soprattutto nel primo tempo. Secondo me, la parata della serata l’ha fatta Inferrera sull’incursione di Aleo. Per il resto, alla fine il risultato rispecchia l’andamento della gara”. Il neo tecnico rossoblù, Antonio Alacqua, appare soddisfatto del suo Milazzo dopo l’esordio in Coppa Italia nel derby contro l’Igea Virtus. Soddisfatto, ma consapevole che la sua squadra deve e può ancora crescere. Intanto, la nuova stagione è partita con un positivo pareggio senza reti: “Risultato giusto, ma – ha ribadito - se dovessimo guardare ai punti, forse nel primo tempo abbiamo fatto un po’ meglio, mentre nel secondo ci siamo abbassati, perché la condizione atletica ancora non c’è. Abbiamo incontrato una signora squadra”.

Un rinnovato Milazzo, quindi, ha dato le prime importanti indicazioni dopo settimane di duro lavoro. Una squadra che si presenta con tanti volti nuovi e, sicuramente, ancora da completare: “A livello numerico mancano almeno due juniores, ‘97-‘98, ma se dovesse arrivare qualcun altro ben venga. Dobbiamo colmare il parco juniores, perché abbiamo giocato con un ragazzo (Velardi) che non si è allenato per tutta la settimana per un problema muscolare. L’ho messo in campo per necessità, si è sacrificato, come tutti, per la squadra. Non avevo un sostituto di ruolo, ma non potevo prescindere dal 4-3-3, perché con questo modulo la squadra è più quadrata ed equilibrata e non volevo snaturare l’assetto”.

Uno schema a tre punte quello adottato da mister Alacqua, con Aloe e Costa a supporto di Matera che, però, spesso è sembrato troppo isolato: “Ancora non ci sono le giocate in fase offensiva - ha spiegato l’allenatore - perché non abbiamo gamba, tranne Aloe che è stato l’unico che è riuscito a cambiare passo e a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Dietro non abbiamo mai subito e devo fare un plauso alla squadra e alla difesa in particolare, che è stata molto attenta e brava”.

Il doppio impegno di Coppa Italia è un antipasto di campionato e, anche per il Milazzo, rappresenta un importante tappa di avvicinamento al torneo di Eccellenza. Ma quale sarà il ruolo dei mamertini nella prossima stagione? “Per noi è un anno di transizione, dobbiamo cercare di ben figurare, cercando di portare più gente possibile allo stadio, perché è importante l’aiuto del pubblico che, con il calore e la passione, potrà dare una marcia in più ai ragazzi. Dobbiamo stare con i piedi per terra e lavorare tanto, ancora siamo in fase di preparazione e non potevo chiudere di più. Mi auguro, in prospettiva, che ci sia maggiore convinzione per andare a rete e attaccare la profondità”.

Capitolo tifosi: ancora pochi, e neanche il primo match interno del Milazzo, giocato, inoltre, contro gli storici rivali è stato un motivo in più per attirare il grande pubblico allo stadio: “Non c’era molta gente, ma forse, giustamente, ancora non capiscono che i ragazzi hanno bisogno di loro. Chi è venuto a incitare la squadra, però, è da elogiare. Mi auguro - ha continuato mister Alacqua - che questi tifosi possano trascinare altre persone al campo, perché, senza retorica, potrebbero essere davvero il 12° uomo e il ‘Marco Salmeri’ lo merita”.

Infine, il tecnico mamertino si è espresso sulle possibilità di passaggio del turno, dopo lo 0-0 casalingo: “Ancora il discorso qualificazione è aperto, dobbiamo giocare la gara di ritorno e abbiamo il 50% di possibilità di superare il turno”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 10:52
Autore: Davide Billa
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