Un pareggio per l'orgoglio, quello conquistato dal Taormina contro il Modica. La retrocessione ormai è sancita ma nonostante ciò la compagine jonica sta facendo di tutto per lasciare l'Eccellenza a testa alta: “Un bel pareggio dopo tante sconfitte ed un ottima prestazione, stiamo mantenendo fede al nostro patto interno di squadra di onorare il torneo fino alla fine - ha spiegato mister Ezio Raciti intervenendo a Gol D'autore su Tele90 -. Ringrazio i ragazzi per quello che stanno facendo, con attaccamento alla maglia, è difficile far comprendere all'esterno gli sforzi che si fanno in questa situazione di classifica, ma hanno sempre dato il massimo senza mai risparmiarsi”.

Raciti racconta cosa ha trovato a dicembre, quando è arrivato sulla panchina biancoazzurra: “L'ambiente era un poco depresso, scoraggiato, non credeva più al lavoro che si svolgeva, serviva una scossa, nel calcio è sempre così quando le cose non vanno bene si cerca di rimediare e si cerca di ripartire componendo un organico più competitivo. A noi non è andata bene neppure da questo punto di vista, avevamo previsto delle operazioni in entrata ma sono saltate per motivi burocratici, legati ad una spedizione non giunta per tempo. Dovevano arrivare nove giocatori, Cannone e santisi sono stati tesserati, gli altri sette no. Un attaccante di categoria superiore avrebbe firmato ma saltati questi sette sarebbe stato inutile sobborcarsi un investimento che da solo non cambiava le cose. Poi abbiamo dovuto rinunciare a Tropea, Vaccaro e Di Bella, la squadra è stata decimata, inutile intervenire visto la classifica”. Il mio futuro? “Ancora non ho parlato con nessuno, qualche conversazione da bar ma nulla di più, facciamo prima terminare il campionato”.

Ha qualcosa da dire anche Nino Geraci, dirigente del Taormina, sull'addio di Saro De Cento e sulle recenti dichiarazioni dell'ex trainer: “I giocatori c'erano e la società non ha mai fatto mancare il proprio apporto - ha chiarito -. Il mister ha preso delle scelte per ragioni sue, tecniche, non credo per altro. Le trasferte erano organizzate con pullman e ristorante, anzi cercava sempre di andare incontro alla esigenze. Ha fatto bene con noi, ha raggiunto i playoff e di questo lo ringraziamo, magari quest'anno non ha saputo gestire la bassa classifica e un pizzico di nervosismo da parte di tutti, perché si sapeva che il budget sarebbe stato ridotto. Ma non si sputa sul piatto dove si è mangiato”.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 27 marzo 2015 alle 16:39
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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