La nuova querelle peloritana, andata in onda nel corso di tutta la scorsa settimana, ha regalato la consueta delusione ai tifosi della biancoscudata, ormai sprofondati in uno stoico e necessario ascetismo. Per gli inguaribili innamorati del pallone, impegnati a seguire un mondo che, ad altre latitudini, ruota in maniera diversa, proponiamo il nostro consueto approfondimento sugli ex Messina. In massima serie, ormai da diverse settimane, la costante si chiama Sergio Floccari (Spal – voto 7): l’attaccante calabrese, giunto alla diciottesima presenza in campionato, si conferma come l’uomo più pericoloso degli estensi. Lotta su tutti i palloni, spaventa costantemente il portiere del Napoli Meret e, al 76’ insacca la rete del pareggio, annullata poi per fuorigioco di Antenucci. Torna realmente alla rete, invece, Federico Dionisi (Frosinone – voto 6,5), subentrato a Ciofani al 65’. Su calcio d’angolo di Beghetto, il ragazzo cresciuto in riva allo Stretto si esibisce in un preciso colpo di testa, regalando una piccola gioia ai tifosi ciociari nella sfida contro l’Udinese.

In serie B, invece, c’è poco spazio per gli ex-giallorossi, ai quali vengono concessi solo pochi scampoli di gara. L’unico a rimanere in campo per tutta la durata del match, infatti, è Martinelli (Foggia – voto 5), autore di una prova tutt’altro che sufficiente. Con i suoi compagni, infatti, abbandona la serie cadetta dopo la sconfitta del Bentegodi contro l’Hellas Verona. Poco da dire per Crimi (Spezia – voto 6), gettato nella mischia da Marino al 67’. Il centrocampista peloritano, un po’ dimenticato in queste ultime sfide, fa in tempo ad assistere al trionfo del Lecce, tornato in serie A dopo 7 anni. Nonostante la maglia da titolare, Adriano Montalto (Cremonese – voto 5) sparisce dinnanzi alla difesa del Perugia: la squadra di Nesta, vogliosa di raggiungere il sogno play-off, gioca la gara alla morte, abbandonando le speranze di promozione solamente in virtù del punto guadagnato dal Cittadella. Poco e niente, infine, per Emanuele Calaiò (Salernitana – voto 5), entrato al 75’ per Djuric nella sconfitta dell’Adriatico di Pescara.

Nessuna rete “peloritana” in terza serie, dove numerose squadre stanno ancora aspettando di entrare in scena nella pantagruelica sessione post-season che regalerà due posti in serie cadetta.  

Sezione: Erano a Messina / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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