Viaggio all'inverso per ritrovarsi e mettersi alla prova in un grande palcoscenisco: Gustavo Paez è tornato in patria, in Venezuela: qualche giorno fa ha firmato con il Zamora, squadra che in questo momento si trova in testa al campionato di Clausura, con 10 punti in graduatoria, dopo avere chiuso l'Apertura a metà classifica. Per l'attaccante venezuelano l'esperienza a Messina non si è conclusa bene: lo scarso adattamento e la poca fiducia del tecnico Gianluca Grassadonia non lo hanno aiutato ad esprimersi al meglio, adesso spera di trovare spazio e fiducia a casa sua.

Classe 1990, nato a Merida, aveva iniziato la carriera all'Academia per poi trasferirsi a Barinas, per vestire proprio la maglia del Zamora in prestito, dove ha disputato la pre-seson con un vincolo di sei mesi. Poi il trasferimento in Slovenia all'Interblok e la prima esprienza in Italia, all'Union Quinto, poi al Mallorca B in Spagna. In Venezuela è stato invece tesserato con Deportivo Lara e Deportivo La Guaira, in massima serie.

«Sono molto felice, cinque anni fa ero qui e sono andato via perché avevo ricevuto una chiamata da una squadra in Slovenia - ha dichiarato l'ex punta del Messina - . Ora torno con grande entusiasmo. So che la squadra non è andata bene nell'Apertura, ma sappiamo che il Zamora è un team che riuscirà sempre a lottare in campionato - ha aggiunto - . Tra pareggi e vittorie i ragazzi hanno scalato la classifica e l'idea è quella di andare avanti così, continuando la striscia positiva anche in Clausura alla ricerca della vittoria». Gustavo Paez ha evidenziato la crescita significativa maturata dalla prima esperienza con il Zamora e l'apporto che è pronto a dare adesso: «Dobbiamo pensare in grande, diventare campioni nel torneo e superare la fase a gironi di Copa Libertadores». I bianconeri saranno nel Girone 5 con il Boca Juniors, gli uruguaiani del Montevideo Wanderers e la vincente dello spareggio tra Palestino e Nacional.

Sezione: Erano a Messina / Data: Ven 30 gennaio 2015 alle 19:00 / Fonte: Lavinotinto.com
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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