Siamo all’82’ di un derby sentito come quello tra Igea Virtus e Messina, il gioco è fermo ed è, quindi, l’occasione giusta per…far pipì. Sarà stata l’emozione del derby, il freddo o, comunque, un urgente bisogno fisiologico, ma Armando Prisco, portiere del Messina non ci ha pensato due volte e, piano piano, è andato dietro la propria porta per “liberarsi di un peso”.

Davanti a centinaia di tifosi non ha provato il minimo imbarazzo, ma Prisco non è passato inosservato neanche all’assistente che ha segnalato il “fattaccio” all’arbitro Iacovacci di Latina che, forse pure lui incredulo, si è recato verso il portiere e gli ha mostrato il cartellino rosso.

La gara di Prisco è durata così appena 30 minuti: il classe 1997, infatti, era entrato ad inizio ripresa (51’) al posto del collega Meo, infortunato, e il suo gesto non solo ha lasciato il Messina in dieci ma anche senza portiere. Non avendo un terzo estremo difensore in panchina (raro che succeda), il numero 6 Bruno si è tolto la sua maglia per indossare quella di Prisco e, negli ultimi cinque minuti, ha difesa la porta dei peloritani, confermando quanto aveva affermato tempo fa: “Per vestire questa maglia avrei giocato anche in porta”.

Bruno ha avuto così la chance di dimostrare che quelle frasi non erano solo di circostanza. Alla fine, però, esce dal campo con un sv (senza voto) nel ruolo di portiere. Nessun particolare intervento e 0-0 portato a casa.

In settimana sono attese le decisioni del giudice sportivo, che dovrà stabilire quanto costa un'espulsione per pipì.

Sezione: Fuori Campo / Data: Dom 25 marzo 2018 alle 19:48
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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