Poche ore e poi l'Atletico Messina tornerà in campo per la finalissima di Coppa Sicilia, in programma domani alle 16 in campo neutro, a Lercara Friddi in provincia di Palermo. I biancoazzurri dopo una cavalcata trionfale in campionato che li ha visti trionfare ai playoff ai danni del Calatabiano, si troverà di fronte in questa occasione il Comiso, formazione che allo stesso modo ha ottenuto il passaggio in Promozione nel Girone F. Un club titolato che mira adesso, come la compagine peloritana, a dare prestigio alla stagione ottenendo il prestigioso titolo di squadra siciliana più forte della Prima Categoria.

I peloritani dovranno fare a meno di Michele De Tommasi, squalificato. L'attaccante è stato una delle colonne portanti dell'organico peloritano ed è ovviamente deluso di non potere chiudere la stagione scendendo in campo domenica. Ma esprime un giudizio assolutamente positivo sulla stagione: “Siamo arrivati alla fine, è quasi un peccato perché quest’anno vorremmo non finisse mai,è stato ricco di soddisfazioni e successi. Ma quello che rimarrà impresso è il modo in cui lo abbiamo affrontato. Con impegno, sacrificio ma soprattutto umiltà e schiettezza tra noi. Penso sia questa la la base fondamentale per poter far gruppo e raggiungere certi obbiettivi”.

L'attaccante ex Gescal è orgoglioso di questa esperienza e dedica parole dolci alla sua squadra: “Una cosa vorrei dire su tutte,da tanti anni gioco a calcio e penso sia stata una delle pochissime volte in cui mi sono ritrovato in un ambiente del tutto diverso, con una mentalità diversa basata su rapporti aperti e gente giovane con tanta voglia e tante idee per migliorare nel futuro. Spero questo sia solo l’inizio per una società che ancora deve crescere e crescerà sicuramente perché composta da persone leali e perbene”.

Poi qualche battuta sul piano personale: “All’inizio è stato difficile, sono stato più di un mese fuori per un infortunio ma da dicembre sono rientrato a pieno regime dando il mio contributo al 100%. L’unico rammarico sarà proprio non poter giocare questa splendida finale, ma sono sicuro che chiunque scenderà in campo darà l’anima come abbiamo fatto per tutto l’anno, tutti insieme. Io li accompagnerà fino alla fine, da fuori, facendo il tifo per loro”.

Il salto di categoria è stato un traguardo sudato ma meritato, considerato il lunghissimo filotto di partite senza sconfitte inanellato dopo l'arrivo dei mister Naccari e Caminiti: “Ho sempre creduto che con questi elementi potevamo andare lontano, ma arrivare fino a alla fine in tutte e due le competizioni è davvero una grandissima soddisfazione. Vorrei ringraziare in primis il mio amico Pierluigi Parisi che ha insistito a lungo insieme alla società affinché io vestissi questa maglia. Lo ringrazio di avermi fatto vivere questa realtà. Ringrazio il presidente Paolo Barbera e tutti i dirigenti per il loro impegno e la presenza sia dentro che fuori dal campo. Grazie a loro tutto questo è stato possibile”.

Le battute finali per compagni e i mister: “Sulla squadra che dire...anche se sono il più grande (d'età) ho trovato persone mature e con dei veri valori, mi hanno accolto sin da subito come uno di loro ed è nato un affetto che va oltre il campo. Potrei dire tanto su ognuno di loro ma questo racchiude tutto cio che sono per me. Con lo staff tecnico non è stato tutto rose e fiori in principio, ma mister Naccari con il suo modo di fare e l'intelligenza calcistica che ha è stato l’artefice di questo sogno realizzato. Abbiamo fatto tanti sacrifici soprattutto all’inizio per stare dietro a quella lavagna per ore, anche se sembra strano per questa categoria, ma hanno fruttato i risultati che lui prospettava sin dall'inizio. Adesso testa a Lercara, per prenderci quello che il campo ci darà”.
 

Sezione: Le categorie / Data: Sab 01 giugno 2019 alle 09:23
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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