Lancio lungo del capitano Salvatore Carrozza e splendido pallonetto di Fabrizio Giordano: così, al 95’, il Gescal è riuscito ad avere la meglio di un Atletico Messina che è uscito a testa alta dalla semifinale play-off del girone D di Prima categoria. È la vecchia guardia, l’“usato sicuro”, i “senatori” (tante potrebbero essere le definizioni) a consegnare ai biancoverdi la prima storica finale play-off per la Promozione: “È stata una delle emozioni più belle da quando gioco a calcio, non per il gol in sé ma per l’importanza del risultato e perché arrivato proprio quando l’arbitro stava fischiando la fine, quando la palla è entrata in rete”, ha commentato l’attaccante classe 1973 (43 anni a settembre) portato in trionfo dai compagni e a segno dieci minuti dopo il suo ingresso in campo: “Un gol che si è visto altre volte: io che segno su passaggio di Salvatore Carrozza che, da 7 anni, insieme ad altre persone, abbiamo costruito questa squadra. È il passaggio più importante della storia del Gescal, perché per la prima volta questa squadra ha giocato la semifinale per la Promozione e portarla in finale con un suo passaggio e un mio gol è una gioia immensa”.

Immensa a dir poco, perché Giordano, da esperto attaccante sa quanto vale il suo gol, per lui, tornato a gennaio dopo una “pausa di riflessione” dal suo Gescal, e per tutta la società: “Dedicarlo a mio padre che non c’è più e che è stato uno dei fondatori di questa squadra sarebbe ovvio, ma lo dedico ai miei compagni perché quando sono tornato mi hanno sempre detto che la firma della promozione l’avrei messa io. Sembra tutto scritto ma ancora, se tutto andrà bene, ci sono altre due partite che sono abbastanza emozionanti e che dobbiamo affrontare con la giusta determinazione e voglia perchè senza non si arriva in nessun posto. Sono partite nelle quali conta arrivare pronti fisicamente e mentalmente”.

Prima di concentrarsi sulla finale, però, va dato il giusto merito all’avversario, a un Atletico Messina che, imbattuto negli scontri diretti in campionato (2-2 e 1-1) ha conteso fino all’ultima giornata il terzo posto e, nella semifinale del “Marullo”, ha messo in difficoltà il Gescal: “L’Atletico ha dimostrato, così come domenica scorsa, che è una delle squadre più organizzate – ha sottolineato Giordano - in tutti i reparti, gioca bene la palla e davanti ha tre giocatori che possono fare gol in qualsiasi momento. Abbiamo avuto uno sbandamento dopo il loro vantaggio (0-1 di Bonanno) e ci può anche stare, anche perché nel primo tempo ci ha condizionato tanto il vento contro. Abbiamo trovato il pari e, a inizio secondo tempo,  anche il vantaggio (doppietta di Acquaviva), ma poi è tornato l’Atletico, ci ha messo sotto, ha trovato il pari su un nostro piccolo disimpegno su rigore (Paludetti), ma alla fine è arrivata la mia gioia immensa”.

La squadra di mister Giampiero Mancuso, bravo a "pescare" dalla panchina proprio il match-winner, ma in generale a leggere la gara, adesso, non può permettersi errori perchè, sabato, affronterà l’Aquila, sorpresa di queste semifinali dopo la vittoria esterna contro il Messina Sud. Il Gescal avrà a disposizione, ancora una volta, due risultati su tre (in caso di parità ai supplementari viene premiata la squadra meglio classificata) ma Fabrizio Giordano avverte: “L’ho detto ai miei compagni e lo ribadisco: in certe partite non contano la posizione in classifica e il doppio risultato, come dimostra proprio la vittoria dell’Aquila. Nessuno si aspettava un loro successo, ma chi conosce questi campionati poteva anche immaginare che l’Aquila riuscisse a vincere a Santa Margherita o che l’Atletico Messina ci riuscisse al ‘Marullo’, perché sono partite tirate. Se passi  in vantaggio puoi cercare di portare la partita al 90’, ma spesso il doppio risultato può anche ingannare se non approcci con la giusta mentalità. Devi essere pronto mentalmente per affrontare queste partite”.

Sezione: Le categorie / Data: Mer 27 aprile 2016 alle 10:59
Autore: Davide Billa
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