Una società giovane e ambiziosa, la voglia di crescere ancora raggiungendo sul campo, attraverso un'attenta programmazione societaria, quegli obiettivi che fino ad oggi sono talvolta sfuggiti solo per un soffio. L'obiettivo odierno dell'Atletico Messina è definire un progetto duraturo e lungimirante, rilanciare la passione dei “fondatori” attraverso l'individuazione di figure che possano portare fuori il club da una dimensione gestionale meramente “familiare”, seppur la predilezione per il rapporto umano tra le componenti continuerà ad essere uno dei punti di forza, guardando ad un format più strutturato. In questo contesto rientra la nomina di Pierluigi Parisi, imprenditore e dirigente d'azienda, come nuovo direttore generale.

Un ingresso nel mondo del calcio, dopo la lunga campagna elettorale che ti ha visto nuovamente in consiglio comunale, un po' a sorpresa. Determinato da cosa?

“Da quando ero piccolo il calcio ha rappresentato per me il gioco più bello del mondo, era tanto tempo che mi promettevo di entrarci da coprotagonista, quest’anno si sono create le condizioni perché potessi mettere del mio in un progetto molto ambizioso a medio-lungo termine”.

Diverse volte sei stato affiancato ad altre realtà, perché alla fine proprio l'Atletico Messina?

“Un organigramma parzialmente rinnovato, ma l'idea comunque di dare continuità ad un progetto. Ho accanto persone che remano tutte nella stessa direzione e le sorprese potrebbero non essere finite. Lavoriamo con forza per assicurare un futuro buono alla società. C'è tanto entusiasmo in questo momento. Ho trovato più che una squadra, una famiglia che gioca a calcio con il solo spirito del divertimento e dello stare assieme, a cui però mancava un organizzazione di carattere generale per crescere ed espandersi dal punto di vista societario e diventare un punto di riferimento non solo a livello di prima squadra ma soprattutto nell'ambito che si propone di coltivare i sogni da calciatore dei più piccoli”.

Dove può arrivare l'Atletico Messina? Puntate a vincere subito?

“Come prima squadra certamente la volontà è quella di allestire una squadra all’altezza sin da questa stagione per ambire alla Promozione, ma sappiamo che il pallone è rotondo quindi bisognerà lavorare e faticare ogni singolo secondo. Sono certo che disputeremo un gran campionato, i presupposti ci sono tutti”.

Accanto alla prima squadra, parte un progetto tutto nuovo legato ai giovani. Puoi raccontarci qualcosa?

“Già da quest’anno allestiremo la squadra juniores, nutriamo anche la speranza di riuscire anche ad organizzare un gruppo Allievi. Siamo in fase di analisi anche per costruire una squadra di Calcio a 5 che militi in Serie D. C'è chi ci sta lavorando sottotraccia e speriamo di riuscirci già da quest’anno”.

La città vive un periodo di crisi sportiva, sia sotto un profilo economico, sia sotto l'aspetto dell'impiantistica. Anche in considerazione del ruolo che ricopri in consiglio comunale quali potrebbero essere delle soluzioni rapide e non troppo dispendiose per uscire dall'impasse?

“Nella domanda c’è già la risposta purtroppo. Per fare calcio in una città grande come Messina gli impianti sono indispensabili, mi auguro che l’esempio del Marullo possa essere il preludio perché pubblico e privato possano legarsi in un connubio efficace affinché si riescano a realizzare tante strutture di qualità, nelle quali i messinesi possano trovare luoghi consoni al gioco del calcio che non siano solo le strade e le piazze”.

Infine, siamo in periodo di mercato. Qualche nome per il nuovo Atletico, puoi già farcelo?

“Il 27 agosto inizieremo la preparazione, alcuni innesti sono già stati individuati ma per il momento preferisco non fare nomi. A breve inizieremo a presentarli insieme al nuovo direttore sportivo, che abbiamo già individuato e nelle prossime ore verrà ufficializzato. A quel punto l’organigramma societario sarà al completo. Posso dire però che anche in questo caso stiamo vagliando, di comune accordo con i mister, i profili umani oltre che tecnici”.

Sezione: Le categorie / Data: Mar 14 agosto 2018 alle 08:39
Autore: Giovanni Sofia
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