La Stefanese è salva e disputerà il torneo di Prima categoria. Dopo una lunga e incerta estate, che aveva messo in discussione le sorti della società (già rinunciataria in Promozione), la svolta è arrivata sul gong e dopo quattro anni, era la stagione 2014/2015, la presidenza di Arcangelo Cascio è passata a Giovanni Barberi, ex massimo dirigente del Pettineo, formazione di Prima categoria che ha deciso di non iscriversi.

L’annuncio è arrivato dal patron arancionero, Fausto Pellegrino, che ha spiegato la vicenda in casa Stefanese: “A fine maggio non c’erano i presupposti per continuare. Abbiamo cercato nuovi dirigenti e sostegni, quindi siamo riusciti ad avere un contatto serio con Giovanni Barberi che ha dimostrato il suo attaccamento ai colori arancionero e ha aderito a questo percorso”.

È un nuovo corso e un nuovo assetto societario per la Stefanese che, oltre al neo presidente, accoglie anche Giusy Barberi, mentre resta interamente confermato lo staff della passata stagione e, tra martedì e mercoledì, saranno annunciati il mister e il direttore sportivo.

“Allenatore e preparatore atletico che – ha aggiunto Pellegrino – daranno il loro contributo a titolo gratuito, così come alcuni giocatori di Santo Stefano”. Inizia così una vera e propria operazione di rilancio, anche se - lo sa bene il presidente Barberi - non sarà facile recuperare il tempo perso: “Non è la prima volta che Pellegrino mi fa questo invito -ha svelato il nuovo massimo dirigente -. La squadra è prestigiosa e blasonata e sono un tifoso della Stefanese. Sono un tipo ambizioso, questo non è un impegno qualsiasi e io ho una mentalità vincente”.

Si lavorare subito per programmare la nuova stagione: “Ora dobbiamo pensare ad assemblare la rosa e, anche se siamo in ritardo, faremo squadra competitiva. Il primo obiettivo era salvare la società e ci siamo riusciti, ora l’obiettivo minimo è la salvezza. In settimana - ha concluso Barberi - ufficializzeremo lo staff tecnico e siamo già operativi sul mercato consci che bisogna fare in fretta”.

Sezione: Le categorie / Data: Lun 03 settembre 2018 alle 12:14
Autore: Gino Pappalardo
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