Vero leader e indiscusso capitano, riconosciuto per le sue doti calcistiche e umane dentro e fuori dal campo, Salvatore La Rocca ha guidato il suo Città di Roccalumera alla vittoria del campionato di Terza categoria e l’ultimo successo (3-1) di domenica contro l’Arci Grazia ha suggellato una stagione fantastica sia per l’attaccante, autore del 2-1 che, poco prima dell’intervallo, ha riportato in vantaggio i padroni di casa, sia per tutta la formazione biancoazzurra. Vittoria che permette al Città di Roccalumera di chiudere in bellezza il campionato a quota 59 punti: “Siamo contenti di questa annata e sono felice di aver fatto parte di questo gruppo favoloso. Faccio i complimenti alla società e al presidente. Sono veramente contento di come sia andato quest’anno”, ha dichiarato La Rocca dopo l’ultima fatica stagionale, ma – ha precisato – la vera forza di questo Città di Roccalumera è stata “il gruppo. Per vari motivi questo campionato è durato tanto, ma il gruppo, dentro e fuori lo spogliatoio, è rimasto compatto, aiutandoci fino all’ultimo e questo ci ha dato la forza di arrivare in fondo”.

Un campionato difficile da definire, forse anomalo, ma la squadra di mister Carmelo Campailla ha dimostrato di avere la necessaria lucidità per affrontare la stagione nel modo migliore: “Per i tanti recuperi delle squadre delle Eolie, siamo stati fermi quasi un mese, ma – ha spiegato il capitano – abbiamo sempre continuato ad allenarci perché con una lunga pausa si rischia di rilassarsi mentalmente. Certamente anche le eoliane devono far parte del campionato e faccio i complimenti a loro che riescono ad allestire la squadra e venire, anche se non sempre, a giocare”.

È ancora tempo di festeggiare l’approdo in Seconda categoria, ma La Rocca ha già cominciato a guardare avanti e, nonostante l’età (36 anni ad agosto) e qualche dubbio, c’è ancora tanta voglia di giocare: “Non mi sento un vecchietto, ma sono ancora indeciso anche se i ragazzi cercano di convincermi a rimanere un altro anno”.

Sezione: Le categorie / Data: Lun 23 maggio 2016 alle 18:35
Autore: Davide Billa
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