Dopo la presentazione della composizione dell'organico di Terza categoria e ormai a una settimana dall'inizio del campionato, una tra le partecipanti del torneo, il Don Peppino Cutropia, si è vista spostare dagli organi competenti dal girone messinese a quello barcellonese.

La decisione del cambiamento improvviso non è andata giù al presidente del club mamertino Michelangelo Picciolo, che ha sfogato così tutta la sua amarezza e indignazione per l'accaduto: "E' trascorsa solo qualche ora da quando mi è stato riferito, senza nessuna comunicazione ufficiale, ma solo tramite una semplice telefonata nella quale mi è stato chiesto un parere sul trasferimento nel girone barcellonese della mia squadra a cui ho risposto con un secco no. Invece per il campionato 2018/19 è tutto deciso e quindi dovremo migrare in altre aree del territorio per disputare settimanalmente i nostri incontri esterni".

Il presidente biancorosso è un fiume in piena e continua il suo sfogo esprimendo il mancato rispetto, da parte del Comitato regionale della Lnd, per una società che ha fondato le proprie radici sul concetto di lealtà e sacrificio: "Sono sdegnato e amareggiato per la gestione di tutto ciò. Non si scherza e non si prende in giro la gente, miei cari presidenti regionali. Dietro una decisione per lo più affrettata e senza basi, ricordate che ci sono famiglie, volontari e soprattutto ragazzi che fanno sacrifici di ogni genere. Il Don Peppino Cutropia, annualmente, ha ingenti costi da sostenere, ma sempre e solo con l'unico obiettivo di togliere dalla strada qualche giovane per dargli una dignità, come fanno anche altre squadre sparse nella nostra provincia. Niente di personale con le società inserite nel girone di Barcellona, anche loro come noi sono in "balia del vento", senza alcun tipo di assistenza. I fatti parlano chiaro siamo abbandonati in tutti gli ambiti, dalle strutture sportive ai tornei".

Picciolo conclude questo lungo sfogo con l'auspicio che si crei una più ampia sinergia tra società e Lega: "Abbiate più rispetto e soprattutto imparate a usare la parola "collaborazione", termine che ormai sembra essere stato dimenticato, anzi cancellato dal vocabolario italiano".

Sezione: Le categorie / Data: Ven 19 ottobre 2018 alle 15:06
Autore: Elisagiusi Celestini
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