Una stagione da incorniciare per il Don Peppino Cutropia che, al termine della lotteria play-off del girone barcellonese, si è aggiudicato il salto in Seconda categoria battendo, al "Ciantro" di Milazzo, il Novara con un netto 4-1. 

"Sono soddisfatto e felice per il risultato ottenuto - ha esordito il presidente Michelangelo Picciolo sia perché già al secondo anno in questa categoria abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato, sia perché la vittoria del campionato ha portato grande entusiasmo nell'ambiente, coinvolgendo tutta la nostra comunità".

Ripercorrendo l'annata calcistica appena andata in archivio, Picciolo ha analizzato le fasi salienti che hanno portato i biancorossi all'importante successo stagionale: "Il campionato è stato breve in quanto le squadre nel girone di Barcellona erano poche ma di qualità. Mi sono trovato bene e non ho avuto difficoltà con nessuna società, anzi, ho trovato un più forte senso di collaborazione rispetto al torneo messinese. Abbiamo avuto tanti infortunati durante l'anno ma avendo una rosa di giocatori tutti validi non abbiamo avuto problemi".

Il club mamertino, nato dai polverosi campi di un oratorio, ha improntato la sua forza proprio sui componenti della squadra: "La nostra è una formazione composta da ragazzi intraprendenti, come Cangemi, Romeo, Camattari, che sono tra i più anziani del gruppo, ma un importante apporto l'hanno dato anche i nuovi entrati come Currò, Alacqua, Previti, Santamaria, Di Salvo e tutto il resto della squadra. Un plauso anche a Romeo che, pur essendo il più piccolo della rosa, si è ben inserito, giocando egregiamente sia la semifinale che la finale".

Tagliato l'agognato traguardo, il presidente biancorosso non può far altro che ringraziare chi ha permesso, direttamente e non, di rendere possibile il sogno della Seconda categoria"Sono sicuro che il nostro Don Peppino Cutropia da lassù ci ha guidato e per questo gli sono grato. Se non fosse esistito lui, oggi non saremmo stati qui a parlare di questo successo. Per merito dei suoi insegnamenti siamo questa grande realtà che, oltre al calcio, offre ai suoi giovani percorsi alternativi nei saloni e nelle aree del nostro oratorio. Un grazie va anche al mio grande papà che da lassù mi indirizza verso le giuste scelte, al Parroco Dario Mostaccio che ci segue ed è sempre vicino ad ogni problematica e infine a tutto il mio staff."

Archiviata la stagione, è ancora presto per pensare al futuro ma Picciolo di una cosa ha l'assoluta certezza: "Continueremo a crescere, divertendoci ed educando i nostri giovani ai valori cristiani attraverso lo sport".

Sezione: Le categorie / Data: Mer 22 maggio 2019 alle 10:48
Autore: Elisagiusi Celestini
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