Alla vigilia della trasferta in casa del Matera, il Messina è nuovamente al centro della vicenda calcioscommesse, ancora una volta per situazioni relative alla scorsa annata. Lucarelli tutela il suo gruppo e scaccia tutti i fantasmi, con una puntualizzazione alla stampa: “Non è un fatto che riguarda questo gruppo, me o questa società - dice - ma, a due giorni dalla partita, porre la notizia in una certa maniera non ci aiuta. Io non insegno il mestiere a nessuno, ma si poteva tutelare di più il Messina perché, per esempio, non è piacevole per Berardi, sulla cui innocenza metto entrambi le mani sul fuoco, leggere determinate cose, ma siano abituati a tutto e questo non costituisce un alibi”.

Un gruppo che lotta contro tutto in questa stagione e che, nonostante la nuova società abbia portato un po’ di normalità, non riesce proprio a vivere qualche mese filato di serenità: “Quest’anno le difficoltà sono una costante - continua il tecnico - e abbiamo dimostrato di voler lottare contro tutto per avere la possibilità di raccontare un domani questa stagione. È un gruppo che tra mille difficoltà sta lottando con orgoglio e dignità per portare a casa la salvezza e ci vedo qualcosa di eroico, non di maledetto perché, quando sono arrivato, c’erano giocatori che non si rivolgevano la parola e adesso siamo arrivati a questo punto tutti insieme. Sportivamente parlando stiamo facendo qualcosa che un giorno racconterete”.

Il Messina si ritroverà di fronte un Matera che ha vinto una sola partita (con la Reggina due settimane fa) delle ultime sei giornate e con la finale di Coppa Italia di LegaPro alle porte: “La preparazione di quella partita - dice Lucarelli - passa anche dalla sfida di domani. Noi siamo già passati alla cassa con la Juve Stabia che ci ha sottovalutato e perso, ma stavolta è addirittura alla rovescia anche se i loro valori non li mettiamo in discussione: il Matera è una squadra forte, ha il migliore allenatore del campionato e piazza e presidente sono ambiziosi, per cui non pensiamo di poter approfittare della loro situazione momentanea. Incontriamo l’ennesima squadra che ci vuol fare la pelle e che vorrà risolvere i propri problemi contro di noi. L’impegno è proibitivo, ma ho chiesto ai ragazzi di portare a casa da queste due trasferte almeno quei punti che annullerebbero la penalizzazione in arrivo: due vittorie sarebbero perfette, ma sarebbe una grande cosa anche ottenere due pareggi o solo una vittoria”.

Il mister avrà tutti a disposizione, fatta eccezione per gli indisponibili di lungo corso come Marseglia e Plasmati, e rivela un’importante mossa sulla formazione che scenderà in campo dal primo minuto al Franco Salerno: “Abbiamo una situazione particolare - dice - e non giocheranno insieme Mancini e Musacci che sono entrambi in diffida. Non posso rischiare di perderli entrambi per la partita di Andria, anche perché ho altri due giocatori chiave come Rea e De Vito in diffida. Domani sarà una partita con ritmi particolari, per cui davanti alla difesa schiererò quel giocatore che mi darà più garanzie: Mancini è in competizione con tutti ed è l’unico che può giocare in tutti i quattro ruoli di centrocampo. Che Matera troveremo? Tatticamente è difficile capire che modulo adotteranno, perché Auteri nelle ultime settimane ha cambiato qualcosa, giocando anche con il 3-5-2 e quindi ci potrebbe essere da correre tanto in mezzo al campo. È indubbio, al di là della loro crisi di risultati, che ci sono differenze di valori e troveremo una squadra forte e incazzata”.

Si entra nella fase clou del campionato, con il Messina in lotta per conquistare la salvezza senza passare dai playout. Lucarelli, così, chiede l’aiuto di tutti: “È un momento chiave - conclude - e non possiamo mollare nulla perché, nonostante i 7 punti nelle ultime tre gare, i risultati delle altre non ci hanno aiutato tanto. Entriamo nei 40 giorni chiave, e dobbiamo lottare tutti insieme per il bene del Messina senza mollare un solo millimetro. Adesso è questione di inezie, siamo tutti lì e anche chi sembrava retrocesso è tornato in gioco”.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 25 marzo 2017 alle 12:38
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
vedi letture
Print