“Al netto di tutte le problematiche che ci sono dal primo luglio, ho spesso detto che le difficoltà di questa categoria sono uguali per tutte, presa singolarmente questa squadra potrebbe avere qualche punto in più, ma indossiamo una maglia pesante e questo fa la differenza”. Inizia con queste parole la conferenza stampa pre-Cosenza di Cristiano Lucarelli.

L'allenatore indica la strada da seguire per tirare fuori il suo Messina dalle sabbie mobili della classifica: “Ci serve maggiore personalità, non per elogiarmi ma io avrei dato tutto per questa maglia perché un ambiente del genere dà una marcia in più, penso che possiamo essere all'altezza del Lecce che è sceso in campo martedì, però il peso della maglia non è sopportato dai giocatori. E poi questa squadra mentalmente è un po' logorata, c'è bisogna di una rimescolata con gente di spessore e libera di testa”. Dare il massimo in queste ultime partite e poi provare ad intervenire in sede di mercato. Questo è l'obiettivo. Anche in questo senso, il tecnico sembra avere le idee chiare: “Io ho già in testa una lista dei partenti e chi vuole rimanere deve dimostrare di volerlo fare. Sappiamo qual è la cura, ma al momento la farmacia è chiusa e speriamo apra a gennaio”.

Capitolo Pozzebon: la spaccatura con la tifoseria sembra essere rientrata. “So quello che abbiamo stabilito col presidente, io non mi priverò mai di lui. Ieri ha chiarito tutto con i supporters, c'è stata una stretta di mano finale per fare il massimo in queste quattro partite. A me serve un altro attaccante e non posso pensare di dovere fare a meno di lui in questo momento. È normale che si parli di trattative e trasferimenti, ho parlato con lui che è mortificato perché non riesce a segnare ed è questo l'unico problema. Se qualcuno vuole Demiro deve sapere che va pagato ma al momento per me non è in vendita. Lo sarà solo in caso di offerte che possa aiutare a innalzare il tasso qualitativo della squadra”.

Punto della situazione sul momento della squadra: “Ho rivisto le ultime due partite, fino al Fondi avevamo offerto cose buone e la squadra non aveva problemi. A Melfi c'è stato grande equilibrio iniziale con il pallino del gioco in mano nostra, ma poi loro sono andati in vantaggio e qualche minuto dopo è stato annullato il pari a Pozzebon, la squadra si è smarrita. Nell'intervallo ci sono andato giù duro ma ero convinto che la potessimo ribaltare, invece di avere la reazione della squadra non siamo entrati in campo, poi abbiamo commesso un grosso errore nel secondo gol. Forse ci voleva la carota e non il bastone perche senza leader in campo sono venute meno le forze nervose. Stesso discorso con il Lecce, dopo lo 0-1 ciò che è successo è logica conseguenza dello stato psicologico della squadra. Ma nelle ultime tre partite siamo andati sotto per gol degli arbitri. Buona fede sia chiaro perché non credo ai complotti ma in questo momento è un dato di fatto che siamo penalizzati”.

Lucidità, ma senza perdere l'approccio ottimistico: “Adesso non dobbiamo buttare tutto nell'immondizia perché avevamo raggiunti equilibri tattici e cercavamo solo l'episodio per vincere la partita e dare risposte precise, va ritrovata solidità e serve capitalizzare al massimo le poche reti che in questo momento riusciamo a segnare”. Per raggiungere la salvezza bisogna dare tutto, i proclami di inizio stagione sono rimasti solo tali.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 09 dicembre 2016 alle 13:26
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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