"Le squadre sono collettivi che non si scelgono uno con l'altro ma devono vivere e agire in comunità. Le squadre lavorano come in un patto sociale. È il rispetto di questo contratto che costituisce il valore di una squadra. Non ci sono squadre che se la vivono e se la giocano facilmente". Michel Platini da “Repubblica” del 19/10/2014

Leggendo le parole di un mito del calcio come Platini, prese testualmente dall’articolo apparso nell’edizione domenicale di “Repubblica” per pubblicizzare l’ultimo libro del presidente dell’Uefa, viene subito in mente un parallelismo con questo avvio di stagione del Messina, quasi a voler uscire dalla dimensione locale, e a volte provincialistica, che ci contraddistingue e proiettarci in quella universale, valida in qualunque angolo del mondo in cui il calcio assume i canoni della vicenda sociale, oltre che sportiva e di costume.

Anche l’Acr Messina edizione 2014-2015 è un collettivo formato da gente che non ha scelto di vivere e agire in comunità, ma, dopo otto giorni in cui ha preso scoppole pesanti ed era diventato, citando Criscuolo sabato scorso in sala stampa, “lo zimbello della LegaPro”, ha trovato i termini e le modalità per definire il patto sociale che ha consentito di ribaltare totalmente la situazione e passare, nel successivo ciclo di tre gare, ad un bottino di 7 punti, in perfetta media inglese, affrontando, nell’ordine, la corazzata Lecce, la tostissima Juve Stabia in trasferta e, infine, la lanciatissima Vigor Lamezia. Cosa sia successo nella settimana tra il 28 settembre e il 4 ottobre, è uno di quei segreti di spogliatoio che è giusto non vengano mai rivelati, ma va sicuramente a merito della società, dello staff tecnico e dei calciatori aver trovato l’umiltà per fare i passi indietro e l’intelligenza per tirare fuori le soluzioni e presentarsi in campo completamente trasformati sul piano dell’impegno, della concentrazione e della prestazione collettiva.

Adesso, per continuare con il gioco di parafrasare le parole di Platini, occorre rispettare il contratto stipulato tra società, staff tecnico e calciatori, per accrescere il valore della squadra, e, quindi, dare continuità all’impegno dimostrato in campo e mettere ulteriori mattoncini preziosi alla classifica. Questo tema è presente in tutte le dichiarazioni rilasciate in queste ultime settimane dai tesserati del Messina e certamente la società sarà vigile a mantenere il medesimo livello di attenzione da parte di tutti.

Il prossimo banco di prova sarà Melfi, sabato prossimo alle 16, contro una squadra che sta sotto al Messina in classifica, in piena zona play out, reduce da quattro pareggi consecutivi e ancora a secco di vittorie in campionato. Un risultato positivo in Lucania rappresenterebbe un viatico importante in avvio di un mini ciclo di 5 partite che vedrà gli uomini di Grassadonia impegnati contro Foggia ed Aversa in casa oltre che a Cosenza e a Martina Franca, tutte formazioni “di serie C” e, quindi, al livello del Messina, a patto, però, di restare sempre “sul pezzo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 20 ottobre 2014 alle 11:23 / Fonte: Davide Mangiapane
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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