C’è voglia di chiudere il 2014 con il botto in casa Messina. La trasferta di Salerno, forse la più difficile di questo torneo di LegaPro, evoca ricordi piacevoli alla tifoseria giallorossa, cui ancora brillano gli occhi ripensando alle magie targate Buonocore-Godeas del 2001/02 o allo 0-3 di due stagioni dopo firmato da Mamede, Gentile e Parisi. Ma la realtà, adesso, è ben diversa: la Salernitana è lanciatissima verso la Serie B, nonostante il passo falso della scorsa settimana di Barletta, mentre il Messina naviga nelle zone basse della classifica con non pochi problemi. Dopo la buona prova fornita venerdì scorso contro il Benevento, che è valsa un punto, gli uomini di Grassadonia sono entrati per la prima volta in stagione (fatta eccezione per le prime due giornate di campionato) in zona playout.

Al di là della classifica, il momento del Messina appare discreto sul piano del gioco. Manca solo la vittoria, assente dall’1-0 alla Vigor Lamezia firmato da Corona lo scorso 18 ottobre, con i giallorossi che si sono fatti rimontare in quattro delle ultime cinque giornate. La classifica, alla luce di questi risultati, poteva chiaramente essere molto diversa, ma i pari con Aversa, Catanzaro e Ischia e la sconfitta di Martina, danno l’esatta dimensione di quello che è in questa stagione il Messina. Una squadra accettabile per la categoria ma che soffre di evidenti cali di tensione nel corso della partita che spesso, le sono stati fatali.

All’Arechi, Grassadonia si presenterà senza squalificati e con l’infermeria praticamente vuota, fatta eccezione per gli infortunati di lungo corso Marin e Nigro. Bucolo, che non ha disputato la partitella infrasettimanale a scopo precauzionale, dovrebbe essere recuperabile per il “brunch-match” di domenica: la sua presenza in mezzo la campo è fondamentale per il Messina, perché l’ex Milazzo è uno dei grandi leader emotivi del gruppo. E non solo in campo.

Sul piano tattico è facile immaginare la riproposizione del 3-5-2 utilizzato nella gara con il Benevento e che, almeno nella ripresa con gli uomini giusti al posto giusto, ha mostrato tutti i propri pregi. Davanti al Giaguaro Iuliano, agiranno Silvestri, Stefani e Altobello con Cane (ottimo il suo impatto nella sfida con i sanniti) e Donnarumma sugli esterni. Linea mediana composta da Bucolo, Damonte e Izzillo, mentre davanti ci saranno Bjelanovic e Orlando. Proprio il bomber croato è uno degli uomini più in forma del Messina ed è reduce da due reti nelle ultime due uscite in campionato. Capitan Corona, Benvenga, Vincenzo ed Enrico Pepe dovrebbero partire dalla panchina.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 19 dicembre 2014 alle 16:34 / Fonte: Antonio Billè
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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