Il Messina torna dal “Nicola Ceravolo” con un punto in più in classifica, frutto del quarto pareggio su 5 gare dell’era-Di Costanzo (terzo 0-0), ma è un risultato che porta con sé qualche segnale positivo in ottica play-out. I biancoscudati, al cospetto di un Catanzaro rimaneggiato e ormai senza nessun obiettivo da raggiungere, sfoderano una prova volitiva, attenta, non rischiano mai di subire un gol e costruiscono almeno una decina di occasioni per passare in vantaggio, tra cui quattro clamorose.
Prima del fischio di inizio, Giorgio Corona saluta i tifosi del Ceravolo, depositando un omaggio floreale sotto la curva Massimo Capraro, da sempre la casa degli ultras calabresi.
Stefano Sanderra, squalificato dopo l’espulsione subita contro il Lecce cede il posto in panchina a Massimo D’Urso, e schiera i giallorossi con una sorta di 4-4-1-1, dovendo fare di necessità virtù, viste le numerose assenze, tra cui Calvarese, Razzitti, Giandonato, Zappacosta e l’ex Bernardo. In difesa, da destra a sinistra, Daffara, Orchi, Rigione e Squillace, a centrocampo Giampà, Badara Sarr, Mounard e Mancuso, con Russotto libero di svariare alle spalle dell’attaccante centrale Ilari.
Messina con un modulo praticamente speculare, in cui Altobello, Pepe, Stefani e Benvenga compongono la linea arretrata, Cane, Damonte, Nigro e Mancini nella zona nevralgica del campo, Izzillo tra le linee e Orlando unica punta.
Il Messina appare ben messo in campo e, già dopo quattro minuti, arriva a un passo dal vantaggio con una percussione palla al piede di Izzillo, che entra in area catanzarese dalla sinistra, inganna con una serie di finte il suo diretto avversario e crossa radente sul secondo palo, dove, però, Cane, invece di trovare la coordinazione per segnare a porta vuota, incespica sulla sfera e si fa anticipare da Rigione.
Passano cinque minuti ed è Benvenga ad entrare in area giallorossa, ma il suo tiro viene rimpallato da Orchi e la difesa può liberare.
Dopo l’avvio a ritmi elevati, la gara inizia a calare di intensità e non accade nulla fino al 29’, quando Squillace supera Cane sulla sinistra e scodella per Mancuso al limite dell’area piccola, ma Berardi è pronto a chiudere con sicurezza.
I biancoscudati rispondono con Orlando, servito in profondità da Izzillo al 36’, ma il tiro incrociato è facile preda di Bindi.
Russotto, due minuti più tardi, decide di fare tutto da solo, riceve palla da Mounard poco oltre la linea di centrocampo, converge verso l’area ospite, salta Nigro e scocca un destro dai 25 metri che si perde a un soffio dal palo di Berardi.
Gli uomini di Di Costanzo reagiscono alla giocata di Russotto e si riportano pericolosamente dalle parti di Bindi negli ultimi minuti del primo tempo. Orlando, al 42’, difende benissimo palla in piena area, elude la marcatura di Orchi e gira di sinistro sull’uscita di Bindi, ma la conclusione va fuori bersaglio di un nulla. Allo scoccare del 45’, Cane crossa bene sul secondo palo, ma Orlando, nel tentativo di deviare di testa a due passi dalla porta vuota, finisce per anticipare Mancini che accorreva alle sue spalle.
Dopo il riposo, il Messina ritorna in campo con il medesimo atteggiamento della prima metà di gara, tenendo lontano dalla propria area il Catanzaro e provando a pungere in avanti, sfruttando entrambe le fasce laterali. Al 54’ Benvenga supera un paio di avversari, arriva ai 20 metri e lascia partire un destro velenoso che impegna Bindi alla deviazione in corner.
La fase centrale della ripresa sembra scorrere via con le due squadre in campo che si accontentano del risultato di parità, ma la scossa arriva al 70’, quando mister Di Costanzo fa entrare in campo “Re Giorgio” Corona per Orlando e il Messina ritrova d’incanto quella pericolosità offensiva solo accennata con l’ex Aversa Normanna sul terreno verde.
Gli applausi di tutto lo stadio, silenzioso fino ad allora, almeno da parte calabrese, per uno sciopero del tifo da parte degli ultras catanzaresi, caricano Corona che, al 72’, spara un sinistro al volo dei suoi, sul quale Izzillo interviene in scivolata mandando in rete. La signora Cinzia Carovigno di Potenza, primo assistente del signor Strippoli, non è d’accordo e ravvisa la posizione di offside del maddalenino, ricacciando in gola l’urlo dei 150 tifosi messinesi presenti.
Ma Corona non si abbatte e, al 76’, salta Orchi e carica il destro di poco fuori alla sinistra di Bindi, per poi lasciare il proscenio a Loris Damonte, il quale, al 78’, sfiora la traversa su colpo di testa, e poi, ancora con una deviazione aerea su corner, all’81’, trova sulla linea il piede di Mimmo Giampà, che nega alla sua ex squadra un meritatissimo vantaggio.
Frattanto, è entrato Ciciretti per Cane e la differenza di qualità tra i due, soprattutto in fase offensiva è imbarazzante. Il talentino romano, all’85’, caracolla sulla destra, appoggia a Corona vicino al limite dell’area, ed il bomber di Cinisi controlla, si piazza la sfera sul sinistro e prova un tiro a giro che sfiora il corpo di Orchi e finisce a pochi centimetri dal palo con Bindi battuto.
Il Messina è padrone del campo, sembra poter passare da un momento all’altro, ma i padroni di casa resistono fino all’ultimo brivido, proprio allo scadere del terzo minuto di recupero, quando Altobello fa una sponda aerea per Corona che tira al volo di contro balzo, ma Bindi si oppone con il corpo e, sulla respinta, Strippoli emette il triplice fischio sancendo una mancata vittoria per i biancoscudati che sarebbe stata importante soprattutto sul piano psicologico, vista l’astinenza perdurante dal lontanissimo derby con la Reggina del 25 gennaio.
CATANZARO-MESSINA 0-0
Catanzaro: Bindi, Daffara, Squillace, Badara Sarr, Rigione, Orchi, Giampà, Mounard (dal 75’ Caputa), Mancuso (dall’86’ Ghosheh), Russotto, Ilari (dal 65’ Yeboah). Allenatore: Massimo D’Urso. In panchina: Migani, D’Orsi, Commisso, Benincasa.
Messina: Berardi, Pepe, Benvenga, Altobello, Stefani, Damonte, Cane (dall’80’ Ciciretti), Nigro, Orlando (dal 70’ Corona), Mancini, Izzillo (dal 90’ Bonanno). Allenatore: Nello Di Costanzo. In panchina: Iuliano, Donnarumma, Silvestri, Bortoli.
Arbitro: Giuseppe Strippoli di Bari
Assistenti: Cinzia Carovigno di Potenza e Massimo Manzolillo di Sala Consilina
Recupero: primo tempo 1’; secondo tempo 3’
Ammoniti: 56’ Mounard, 88’ Sarr, 92’ Damonte
Calci d’angolo: 8-3 per il Messina
Spettatori: 2635 (abbonati 1.760, paganti 875, di cui 124 ospiti). Incasso € 7.082,00 + quota abbonati € 18.305,00
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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