La presenza nel match dello scorso 30 settembre contro la Tirrenia sarà, con ogni probabilità, l’ultima di Isidoro Acquaviva con la maglia del Gescal. Il capitano biancoverde, che in quell’occasione era subentrato solo al 18’ della ripresa, ha lasciato la squadra e già nelle ultime settimane non ha proseguito gli allenamenti e seguito i compagni nei successivi impegni.

Una decisione inattesa anche perché, dopo i dubbi di questa estate (un primo addio al Gescal, poi il ritorno), Acquaviva rappresenta non solo un giocatore importante ma un pezzo della storia recente del club, con il quale ha vissuto gli ultimi dieci anni e, nelle ultime stagioni, ne è stato anche capitano. “Sono andato via perché non avevo più spazio, non mi sentivo più importante e ho deciso di cambiare”, sono le parole del centrocampista che ha spiegato i motivi di questo passo, questa volta, a meno di clamorose novità, definitivo: “Con la Tirrenia sono entrato nell’ultima mezz’ora, ma già prima avevo comunicato che volevo andare via. Dopo tre partite consecutive in panchina non me la sentivo di continuare, non mi sentivo più importante, ho capito che non c’era più spazio e me ne sono andato, perché ho ancora voglia di giocare e penso di poter dare qualcosa”.

Con un po’ di rammarico, quindi, Acquaviva ha lasciato un Gescal che, per lui, è più di una semplice squadra: “Il presidente Panarello e mister Di Maria mi hanno detto di aspettare ma è stata una scelta mia, perché, dopo queste prime giornate, ormai avevo capito la situazione, con il rischio di fare sempre panchina”.

Chiaro ma senza nessuna polemica, ci tiene a precisare il centrocampista, con il Gescal che, quindi, dovrà fare a meno di un giocatore di qualità e che rappresenta una valida opzione in una squadra che, come ha evidenziato il match con la Jonica, ha bisogno di una maggiore imprevedibilità. “Rispetto il Gescal, non ce l’ho con nessuno - ha sottolineato Acquaviva - ma resta un po’ di disappunto perché mi sarei aspettato di lasciare in maniera diversa ma, ripeto, non ho assolutamente nulla contro la società”. E ancora ha aggiunto: “Non pretendevo sicuramente di essere sempre titolare, ma solo di avere più considerazione. Non mi sono sentito importante come prima, ma ci tengo sempre al Gescal. Io ho ancora voglia di giocare e mi sto allenando aspettando dicembre”.

Si chiude così una fase importante nella carriera calcistica di Acquaviva che, adesso, dovrà solo avere pazienza in attesa della riapertura del calciomercato, anche perchè non sarà sicuramente difficile trovare una nuova sistemazione: “Ho avuto già qualche richiesta ma devo decidere. Mi hanno chiamato squadre di Promozione e di altre categorie, ma intanto mi continuerò ad allenare e valuterò anche in base ai miei impegni”.

Sezione: Promozione / Data: Gio 26 ottobre 2017 alle 11:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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