La delusione per la sconfitta nello spareggio di Campofranco contro il Don Carlo Misilmeri è già passata. Anzi l’Acquedolci del presidente Giuseppe Rosignolo, che da matricola è andata a un passo dall’Eccellenza, non vuol fare dipendere la stagione dal quel ko ma guarda a tutto ciò che ha fatto di positivo: “Non si può definire delusione, perché eravamo coscienti di arrivare a quella partita dopo grandi risultati già maturati durante la stagione. Da matricola, il nostro obiettivo non era di competere per la vittoria del campionato ma continuare a far bene, coma abbiamo fatto da quando abbiamo fondato la società. Poi – ha spiegato il presidente - lavorando bene e con una rosa forte, ci siamo trovati in testa dall’inizio, ci siamo entusiasmati e abbiamo sperato di poter raggiungere un incredibile risultato. Ma resta comunque un ottimo risultato poter competere fino all’ultimo con una squadra corazzata come la Cephaledium, vincere i playoff del girone e poi giocare la finalissima e, anche se non abbiamo vinto, siamo contenti di tutto quello che abbiamo fatto. Una stagione oltre le aspettative, abbiamo formato una squadra importante, affidando la gestione a mister Perdicucci, del quale avevamo grande stima che è stata confermata e aumentata”. La sconfitta non ha lasciato strascichi e Rosignolo è pienamente soddisfatto della sua squadra, che ha chiuso al secondo posto e, inoltre, “abbiamo anche vinto i due derby (con l’Acquedolcese), due partite molto tirate. In campionato abbiamo sbagliato qualche gara che non ci hanno permesso di arrivare primi, ma la Cephaledium, con la quale abbiamo pareggiato due volte, ha meritato di vincere e noi abbiamo fatto la nostra bellissima figura fino all’ultima gara”.

A poco più di una settimana di distanza dalla finale, la dirigenza biancoverde comincia a pensare al futuro, anche se ci sarà tempo per definire concretamente tutti i dettagli. Intanto, però, non sembra farsi strada l’ipotesi ripescaggio: “Abbiamo sempre organizzato il nostro lavoro vantandoci del fatto di aver vinto e raggiunto le serie superiori sul campo e non da ripescati. È presto dirlo ora, ma da parte nostra non c’è l’idea di richiedere il ripescaggio, anche se poi potrebbe anche essere la lega a proporlo. Ora non si possono fare queste valutazioni, ma l’obiettivo – ha anticipato il massimo dirigente - è di ripartire cercando di capire che squadra allestire e da basi solide come mister Perdicucci”.
L’Acquedolci e il presidente Rosignolo, quindi, vogliono ancora Pippo Perdicucci sulla panchina biancoverde: “Da parte nostra c’è questa intenzione, anche perché i risultati sono stati ottimi e non si può cancellare l’ottima lavoro con una finale persa”.

Attorno al tecnico, poi, costruire la rosa che, già da ora, deve fare i conti con l’addio di Giacomo Bontempo, che ha annunciato la decisione di non giocare più. Si dovrà lavorare per allestire una squadra di qualità che possa confermarsi o migliorare la stagione appena conclusa: “Siamo felici di aver costruito un gruppo di grandi professionisti e di brave persone. Nel calcio si cercano le vittorie ma è anche aggregazione e sviluppo sociale, quindi è importante il rapporto tra le persone. Abbiamo avuto tanti giocatori che si sono trovati bene e noi con loro, quindi – ha continuato Rosignolo – per la composizione della rosa si partirà da chi, in questi anni, ci ha dato grandi soddisfazioni. Poi il calcio mercato ha vari sviluppi e può succedere di tutto, ma se l’obiettivo sarà quello di riprovarci allora dovremo fare un buon lavoro e una squadra ancora più forte. Abbiamo tanti sponsor che ci aiutano e vogliono continuare, altri che vogliono entrare e avvicinarsi al nostro progetto. Ancora è presto per prendere decisioni e noi abbiamo sempre lavorato senza fare il passo piò lungo della gamba per garantirci il futuro”.

Futuro che, almeno al momento, non passa da una fusione con l’Acquedolcese, anche se la questione è stata posta più volte: “Non l’abbiamo mai esclusa, anche se non mi piace parlare di fusione, perché è un termine poco indicativo per quanto ci riguarda. Più che una fusione noi siamo sempre stati aperti a persone che vogliono far parte del nostro progetto, limpido e serio. Fusione vuol dire includere noi in un altro progetto e non è la nostra intenzione. Le nostre porte sono aperte a squadre locali o anche gruppi di paesi limitrofi. Sono stato sempre dell’idea – ha continuato il presidente biancoverde - che in un paese come Acquedolci sarebbe giusto unire le forze e creare solo una squadra che porti il nome del paese, che unisca tutta la comunità, come quando abbiamo disputato la finale”.

Finora, però, nessun contatto vero e, inoltre, proprio ad Acquedolci sono ben tre le squadre. Oltre alle due di Promozione, anche la Dorothea in Seconda categoria. “Di un’unione di forze se ne parla da tanti anni ma mai nessuno è venuto da me per discuterne e valutare, quindi finché non accadrà continueremo a portare avanti il nostro progetto. La Dorothea è una bella realtà, che dà possibilità di giocare a chi non avrebbe spazio in categorie superiori. È gestita da brave persone con le quali siamo molto amici e sono stati i primi a tifare per noi a Campofranco”.

Sezione: Promozione / Data: Mar 21 maggio 2019 alle 10:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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