Ha segnato dal dischetto il gol del momentaneo 4-0 con cui il Città di Messina ha aperto il secondo tempo della semifinale playoff vinta contro la Messana. E' Davide Arigò, uno dei cinque marcatori che hanno permesso alla squadra di mister Bellinvia di superare il primo ostacolo e proiettarsi alla finale della prossima settimana contro la Jonica. Un Arigò ancora in gol, esaltato dalla prestazione dei suoi, soprattutto per l'approccio dimostrato: "Penso che sia sotto gli occhi di tutti la prestazione sciorinata. Sicuramente essere passati in vantaggio ci ha spianato la strada ed è diventato tutto più facile. Giocare il primo tempo a favore di vento penso ci abbia aiutati ma noi siamo stati anche bravi nell'approccio alla partita. L'abbiamo affrontata nel modo giusto".

La semifinale playoff vinta per 5-1 arriva dopo il quarto posto in campionato e l'eliminazione in semifinale di Coppa Italia pochi giorni prima. Un quarto posto che forse non rispecchia le aspettative di inizio stagione della società messinese, ma per il quale Arigò non fa drammi: "Io penso che nel calcio i numeri parlino chiaro e se siamo arrivati al quarto posto significa che meritavamo di arrivare quarti. Però questi playoff ci danno modo di poter tentare un'altra scalata. Abbiamo superato il primo ostacolo ma ancora non abbiamo fatto nulla perché c'è adesso da pensare alla partita contro la Jonica e dobbiamo continuare a restare concentrati per bissare la vittoria conquistata contro la Messana".

Archiviata la gara di domenica scorsa, ora bisogna pensare alla finale di Santa Teresa di Riva. Di fronte al Città di Messina ci sarà una Jonica dai numeri impressionanti, con la miglior difesa del campionato (12 reti subite) e un solo ko subito, quello alla prima giornata contro il Camaro: "Penso che contro la Jonica servirà qualcosa di diverso rispetto alla semifinale. Innanzitutto perché loro giocano in un campo in terra, il campo di casa, e sono più abituati di noi a giocare lì. In più, non avendo giocato in questo weekend, saranno più riposati e hanno avuto modo di lavorare e caricarsi in vista di questa partita. Domenica sarà tutt'altra partita e ci vorrà qualcosa in più per portare a casa il risultato".

Da leader carismatico del gruppo, Arigò ci tiene a concentrarsi sul valore di due dei marcatori della semifinale, Alessandro e Codagnone, juniores dalle indiscusse capacità autori di reti splendide da fuori area: "La politica della società è basata sui giovani, è così da anni. I due ragazzi che hanno segnato, Alessandro e Codagnone, sono stati forse i più costanti durante la stagione e penso che i gol siano un grande premio alla costanza e alle prestazioni. Li vedo in crescita, indipendentemente dai gol, stanno migliorando sempre più e sono due ragazzi di grandi prospettiva".

E parlando di reti, il numero 10 dedica il suo ultimo sigillo a chi, senza mai alcuna remora, ha creduto in lui anche in periodi poco felici di forma: "Il gol lo dedico al direttore Giovanni Cardullo, che non ha mai smesso di credere in me e mi è stato vicino. Venivo da un periodo in cui ho avuto qualche infortunio di troppo e lui ha sempre creduto in me, dandomi grande sostegno. E poi ovviamente ai miei compagni di squadra che nonostante non sia in condizioni ideali mi consentono di esprimermi al meglio possibile".

Un passato in altre categorie, con presenze fino alla serie B con la maglia del Messina e tante gare giocate tra serie C1, C2 e D. La domanda sorge spontanea: cosa ci fa il classe '85 in Promozione dopo aver calcato ben altri scenari? "Sicuramente ho qualche responsabilità ma se gioco in questa categoria significa che sono un calciatore di queste categorie. Nel calcio non conta il passato ma contano  presente e futuro, ma la cosa bella di questo sport è che ti dà modo di mostrare sempre il proprio valore. In questo momento sono un giocatore di Promozione ma ho ancora stimoli e motivazioni, quindi spero di potermi togliere qualche soddisfazione".

Sezione: Promozione / Data: Mer 10 maggio 2017 alle 12:12
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print