Nell’Acquedolci che sta sognando una storica promozione in Eccellenza non c’è il solo Rosario Iuculano a spiccare nell’organico di qualità di mister Perdicucci, ma anche Claudio Calafiore ha impresso il proprio marchio sulla stagione della formazione biancoverde. Dopo essere stato uno dei protagonisti del Città di Sant’Agata nella scorsa stagione in Eccellenza, il centrocampista si sta riconfermando su livelli eccelsi anche in Promozione con la squadra acquedolcese. D’altra parte si tratta di un elemento che rappresenta un lusso per la categoria, visto che ha anche avuto modo di mettersi in mostra in Serie D con ottime stagioni disputate al Due Torri e alla Sancataldese. Ad agosto, quando Calafiore ha accettato la proposta della dirigenza biancoverde, era ben consapevole del progetto che sta portando avanti ormai da tanti l’Acquedolci. Vero è che nessuno ad inizio stagione avrebbe pensato che a marzo la squadra avrebbe conteso alla Cephaledium il primato in classifica, ma è altrettanto vero che c’erano tutti i presupposti per disputare un campionato di vertice.

Calafiore ha contribuito a rendere tale tutto questo, insieme a Rosario Iuculano, Giacomo Bontempo, Carlo Aiello, tre elementi che insieme alla mezz’ala hanno dato quel quid in più alla squadra nel tentativo di tenere il passo della formazione palermitana. L’ex Sant’Agata e Due Torri, sin dalle prime partite di campionato, ha chiaramente assunto il ruolo di leader nel centrocampo acquedolcese. Insieme a Bontempo forma una coppia nella zona nevralgica del campo ben affiatata, assortita e che si completa a vicenda. Il suo profilo di calciatore si identifica in una mezz’ala completa, in grado di svolgere la doppia fase di gioco sempre ad altissimi livelli. La tecnica, l’eleganza e la capacità di fare da scudo alla difesa, rappresentano tre elementi che fanno di Claudio un giocatore completo e imprescindibile dello scacchiere biancoverde. In più spicca in lui la capacità di buttarsi negli spazi e di sapersi muovere all’interno delle aree avversarie nel tentativo di andare in gol. Le 14 reti fin qui realizzate durante tutta l’annata (9 in campionato e 5 in Coppa), dimostrano come la mezz’ala di Perdicucci si faccia rispettare anche sotto l'aspetto realizzativo. Gol anche decisivi e che hanno contribuito alla bellissima cavalcata dell’Acquedolci fino alla seconda posizione. La prodezza balistica nel derby d’andata con i cugini dell'Acquedolcese e il calcio di rigore con il Milazzo hanno regalato due vittorie fondamentali per tenere il passo dei cefaludesi. In più le reti con Lascari, Rocca di Caprileone (andata e ritorno) sono servite anche a portare punti e vittorie pesanti per il cammino dell’Acquedolci al vertice della classifica. In ultimo la bellissima conclusione di sabato scorso con il Sinagra è servita pareggiare i conti con la squadra di Antonio Sardo Infirri e a evitare la sconfitta nella sfida di sabato scorso al Barrone Salleo.

Nella parte finale della stagione, svanita quasi sicuramente la possibilità di vincere il campionato (Cephaledium a +7 e una gara in meno), per Calafiore l’imperativo sarà quello di mantenere gli stessi standard prestazionali avuti fino ad adesso. Se il secondo posto in classifica è quasi ipotecato visto che il Sant’Anna si trova dietro di 8 e il Gangi di 10 punti, adesso non resta che portare in doppia cifra la distanza dalla formazione palermitana. Nell’ipotesi che si verificasse tale situazione, l’Acquedolci salterebbe i play-off e andrebbe a giocare lo spareggio-promozione con la finalista dell’altro girone. Nelle quattro gare che chiuderanno la stagione regolare, il suo apporto dovrà tornare utile soprattutto nello scontro diretto di Cefalù. La sfida contro la formazione di Ferrara si annuncia difficile e delicata, ed è qui che Calafiore sarà chiamato a tirare fuori  il 100% di se stesso nel centrocampo acquedolcese e cercare anche di togliersi la soddisfazione di punire la capolista in casa propria con una delle sue prodezze balistiche che hanno reso bellissima la sua annata ad Acquedolci.

Sezione: Promozione / Data: Mar 12 marzo 2019 alle 16:18 / Fonte: Danilo Scurria
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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