A distanza di dieci giorni dall’esonero che lo ha costretto a lasciare il Messina Sud, il collaboratore tecnico Sandro De Domenico rompe il silenzio e parla della sua esperienza sulla panchina giallorossa.

“Cinque giorni prima dell’inizio del campionato - ha detto l’ex Forza Calcio - sono stato chiamato dal presidente Lillo Trimarchi, al quale mi lega un rapporto di stima, di sincera amicizia e profondo rispetto insieme al papà Nicola, e ho accettato senza conoscere buona parte dell’organico, anche perché tanti ragazzi dello scorso anno erano andati via. La squadra, oggettivamente, è debole per la categoria e di questo ne era a conoscenza anche il ds Grillo che l’ha costruita in estate. Fra l’altro, la condizione fisica era ai minimi termini e ho dovuto rifare tutto dall’inizio. Gli accordi erano chiari: facciamo il possibile sino a dicembre e poi rinforziamo la squadra dove necessario”.

Poi cos’è successo?
“Abbiamo iniziato il campionato e nonostante le sconfitte, frutto soprattutto della nostra inesperienza, il gruppo cresceva così come la condizione fisico-atletica, tanto che le ultime due partite contro Giardini Naxos e Terme Vigliatore, due ottime squadre, abbiamo perso immeritatamente giocando alla pari con gli avversari e avremmo meritato anche il pareggio. Ma dopo il match interno con il Terme, il direttore Grillo mi ha comunicato, negli spogliatoi, l’esonero. A prescindere da ogni cosa, non reputo Grillo all’altezza di un ruolo così importante in una società di calcio. Ai posti di comando dovrebbero stare uomini competenti in materia”.

Come potrà salvarsi il Messina Sud?
“Tecnico a parte, se non ci sarà un intervento deciso in fase di mercato sarà dura fare punti ed evitare una retrocessione che, ad oggi, sembra ineluttabile”.

Sezione: Promozione / Data: Mer 25 ottobre 2017 alle 18:04
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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