Sconfitta amara per la Tirrenia che perde il derby “dei due mari” contro la Jonica. subendo la rete dei padroni di casa subito dopo che il direttore di gara aveva indicato il recupero. E la sconfitta diventa ancor più amara se si considera l’unico errore arbitrale ma marchiano: l’involato Schepisi, steso appena dentro l’area dopo un contropiede con i locali che s’aspettavano la concessione del plateale rigore e che, invece, ricevevano il grazioso regalo addirittura della simulazione, contro l’attaccante. Ma, non basta, se si considerano le innumerevoli superiorità numeriche nei tanti contropiedi che i locali concedevano nel secondo tempo quando hanno espresso il massimo sforzo per sfondare. E, se si volesse aggiungere del salvataggio sulla linea di Sanfilippo nel primo tempo, allora il vaso lo si può veramente definire colmo. E allora come mai una sconfitta, a grandi linee, meritata considerando la grande pressione subita nella ripresa? Gli episodi determinano l’andamento delle partite e un eventuale rete sul netto rigore non concesso poteva benissimo cambiare il volto della gara, ma la Tirrenia la gara l’ha persa per il narcisismo che aleggia in troppi elementi, l’estremo personalismo o, forse, che è meno peggiore, per la voglia di strafare. Porgere il fianco alle ripartenze così come l’ha fatto la Jonica, è un gioco suicida anche se figlio della costante pressione nella ripresa, ma sprecare così maldestramente è altrettanto suicida e così la partita l’ha vinta la squadra di S.Teresa.

Dopo una iniziale padronanza dei locali, sono gli ospiti a menare la danza e alla conclusione deviata sulla traversa al primo affondo dei santateresini, la Tirrenia  deve strozzare in gola l’esultanza perché Sanfilippo, a Potenza già superato, riesce a salvare. Per tutto il primo tempo succede poco, malgrado gli ospiti costruiscano, senza finalizzare, più dei padroni di casa. Nella ripresa, col leggero vento alle spalle, ci si aspetta una maggiore pressione dai tirrenici e così in effetti si comincia, ma il tutto svanisce ben presto e Galletta, il più pungente, comincia ad insidiare Bucca senza però mai costringerlo agli straordinari. Dall’altra parte, si fa a gara sul come sprecare le opportunità: l’unica volta che Schepisi l’aveva bene interpretato ci ha pensato Galioto. Alla fine lo 0-0 pareva ormai decretato ma un leziosimo difensivo, troppi, concede a La Forgia il modo di battere Bucca.

Questa gara era un esame di maturità per entrambe le formazioni e si è vista della qualità, ma per entrambe, non superato a pieno: gli ospiti devono imparare a essere più squadra con meno preziosimsmi e personalismi, mentre i locali, pur vincendo, sono apparsi troppo leggeri dietro. I turni successivi ci diranno se “sbagliando” si impara e quindi si cresce.

JONICA – TIRRENIA 1-0
Reti: st 45’ La Forgia
Jonica: Potenza, Loria, Lombardo, Ferraro, Sanfilippo, Herasymenko, Monaco, Cambria (st 32’La Forgia), Galletta (st 48’ G.), Marchiafava (st 44’ Leo), Smiroldo (st 1’ Savoca A.). All. Moschella.
Tirreni: Bucca, Buta, Laquidara, ,Biondo, Shpellzaj, Milanese, Ruggeri (st 26’ Zurka), Pitrone (st 44’Mandanici), Schepisi (st 31’ De Salvo), Aloe,Pandolfo,. All. Bitto
Arbitro: Galioto di Siracusa
 

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Sezione: Promozione / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 16:04 / Fonte: Ufficio stampa Tirrenia
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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