E' un Michele Lucà sicuramente amareggiato quello che ha analizzato ai nostri microfoni la semifinale playoff persa dalla sua Messana nel derby di domenica scorsa contro il Città di Messina. Al "Garden Sport" il tecnico ha visto cadere i suoi calciatori per 5-1, in una gara chiusa dalla sua squadra in 8 uomini: "Secondo me la gara è stata condizionata, soprattutto nel primo tempo, dal forte vento, infatti loro sono riusciti a realizzare tre gol dalla lunga distanza. Bravi certamente perché è normale che quando si segna ci siano dei meriti, però prendere tre gol dai trenta metri è un vero peccato. Noi chiudiamo la stagione così ma siamo già pronti a ripartire, stiamo pensando subito alla prossima. Ci incontreremo presto con la società a prescindere da tutto".

Un primo tempo da incubo, con il Città di Messina già sul 3-0 all'intervallo grazie alle conclusioni da fuori di Cardia, Alessandro e Codagnone: "Onestamente prendere tre gol nei primi trenta minuti è stata una botta psicologica micidiale. Non era facile reagire contro il Città di Messina che è una buona squadra e l'ha dimostrato. Forse potevano fare meglio durante il campionato ma contro di noi hanno dimostrato di essere forti. Gran gol di Cardia, gran gol di Alessandro, subire lo svantaggio in quel modo dispiace, avremmo visto un'altra partita".

Dopo aver conquistato un terzo posto storico, la Messana chiude la stagione 2016/2017 con un bruciante ko, che non deve però cancellare quanto fatto di buono durante la regular season. Lucà non lo dimentica, spiegando anche quali siano stati i problemi di una stagione così lunga: "Purtroppo durante l'anno abbiamo avuto tanti problemi. Non è una scusante ma è normale che non avere un allenamento costante e continuo ti porta a pagare qualcosa a fine stagione a livello atletico. Abbiamo avuto qualche calciatore con impegni lavorativi, qualcuno ha avuto problemi personali e purtroppo a fine anno ci siamo ritrovati con una rosa ristretta. Siamo riusciti a recuperare qualche punto nel finale di stagione ma non è stato facile scegliere in base alla condizione. Un esempio è Fabio Buda, che ho dovuto tenere in panchina perché non stava benissimo. Il rammarico è questo, non avere avuto tutta la squadra a disposizione ma fa parte del calcio dilettantistico".

Infine una parola sui più giovani, sui classe '99 che, mixati alla grande esperienza e al valore dei vari Buda, Cannuni, Santamaria, Cardia, Brancati, Gentilesca e Angrisani hanno portato la squadra di Lucà fino a giocarsi gli spareggi promozione: "A Spadaro e Rossano che citiamo spesso aggiungo Saija, che ha fatto la prima partita in stagione e si è ritagliato il suo spazio. Rossano ci ha dato una mano, ha fatto subito quattro gol ma poi ha avuto un calo e Spadaro si è fatto trovare pronto, segnando reti importanti. Sono dei '99 e in teoria possiamo ritrovarceli il prossimo anno. In questa stagione gli juniores erano '97 e '98 e questo dà ancora più valore a quanto fatto da questi ragazzi. Bisogna ripartire anche da loro". 

Sezione: Promozione / Data: Mer 10 maggio 2017 alle 11:55
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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