Casa dolce casa, ma, a un centro punto, arriva anche il momento di guardarsi intorno, trarre un bilancio e cambiare aria. Il ciclo, vincente e positivo, di mister Andrea Ioppolo, cresciuto in giallorosso, sulla panchina del Sinagra è arrivato alla fine e si è chiuso appena due settimane fa con l’annuncio dello stesso tecnico che, dopo cinque intense stagioni (4 campionati di Promozione), ha deciso di salutare il “Barone Salleo” e aprirsi a nuovi orizzonti. Un addio ponderato, quasi sfiorato un anno fa (nell’estate 2016) e, adesso, definitivo: “Lo scorso anno c’era stato qualcosa, ma non si sono create le condizioni interne per un cambio e per dare continuità al progetto, quindi non me la sono sentita di lasciare il Sinagra che sento mio. Ora il momento è arrivato e posso lasciare più tranquillamente – ha spiegato mister Ioppolo -. Dopo cinque anni, iniziati con un gruppo di ragazzi, dirigenti e amici, le motivazioni vengono a mancare ed è anche giusto che ci sia un ricambio e che anche io provi un’esperienza diversa, per capire se sono effettivamente in grado di gestire un gruppo fuori da casa mia. Qui, con tutti i pro e i contro di allenare in casa, conosco tutti, quindi il mio obiettivo è fare un’esperienza fuori, anche se rimarrò sempre per dare una mano nel settore giovanile o se ci saranno altre necessità, perché Sinagra è casa mia e sono parte integrante di questo progetto”.

Una squadra che è cresciuta attorno e insieme ad Andrea Ioppolo, che ha chiuso la sua avventura in giallorosso nel migliore dei modi, con l’ennesima salvezza conquistata nel girone B di Promozione: “Sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi e della dirigenza che mi ha messo a disposizione una squadra che, anche se nuova, si è rivelata molto competitiva, con gente seria che mi ha seguito e per questo siamo arrivati a ottenere questo risultato che, per noi, è come vincere un campionato. Il momento clou? Sicuramente la vittoria per 2-0 in casa del Geraci, perché quei tre punti in trasferta hanno fatto la differenza. Era la prima giornata di ritorno dopo la sosta natalizia e siamo andati a vincere sul campo di una squadra che ha chiuso la stagione a metà classifica, ma con una rosa di tutto rispetto. Lì abbiamo capito che ci saremmo potuti salvare senza play-out”.

L’ennesima soddisfazione di un ciclo che, anche se finito, ha lasciato ricordi indelebili, dall’approdo in Promozione, le salvezze più o meno sofferte, i successi e le sconfitte, ma – ha sottolineato il tecnico – “ciò che mi resta principalmente è aver fatto esordire tanti ragazzi dal settore giovanile. Io ho iniziato al Sinagra 10 anni fa e ho portato ragazzi dai Piccoli Amici fino al debutto in Promozione e per il nostro piccolo paese di 2500 abitanti è il ricordo più bello e la cosa più incredibile che siamo riusciti a fare. Obiettivamente, soprattutto in quest’ultimo campionato, avrei voluto far giocare anche qualche altro ragazzo ma in questi cinque anni abbiamo fatto il massimo che era possibile in questa realtà”.

Adesso che le strade si sono ufficialmente divise resta, comunque, un legame forte e la società cercherà di dare continuità al lavoro del giovane ed esperto tecnico, che parla da giallorosso doc: “Questa è casa mia, ho cresciuto tanti ragazzi e abbiamo lavorato insieme. Ho avuto la fortuna di avere 3-4 collaboratori che mi hanno dato una mano in queste stagioni, quindi la linea è sempre quella, ma cambieranno gli interpreti. Ufficialmente non c’è ancora un sostituto – ha continuato Ioppolo - ma si sta lavorando a una soluzione interna, un ex giocatore o una coppia di ex giocatori perché l’obiettivo è di lasciare la guida tecnica a un ragazzo del posto che conosce l’ambiente e sa come si lavora. Ogni anno si devono valutare tutte le situazioni e un ambiente piccolo come questo deve essere supportato. La volontà è di continuare a giocare in Promozione perché ci siamo salvati, ma è giusto programmare bene”.

E il futuro potrebbe riservare il ritorno di Andrea Ioppolo da avversario, anche se la prossima destinazione resta ancora un’incognita: “C’è stata qualche chiamata, ma il mio obiettivo è stare in un ambiente sereno che mi permetta di lavorare e, obiettivamente, in zona sono poche le realtà. Sto parlando con qualche società, mi interessa un progetto serio e strutturato, perché alleno per piacere e divertimento e non voglio ritrovarmi in situazioni incerte, nelle quali si inizia e non si sa come finisce”. 

Sezione: Promozione / Data: Sab 27 maggio 2017 alle 16:08
Autore: Davide Billa
vedi letture
Print