“Delusione smaltita? La delusione non è non passata e non può passare”. Poche parole rendono al meglio lo stato d’animo di mister Giuseppe Alizzi e di tutto il Terme Vigliatore che, a distanza di tre giorni dalla sconfitta (2-1) nello spareggio per l’Eccellenza contro il Santa Croce Camerina, non è riuscito né a cancellare neanche un po’ di amarezza né a spiegarsi cosa sia successo alla sua squadra: “È stata una finale che non abbiamo giocato per quello che siamo. I primi 20 minuti siamo stati un po’ timorosi, abbiamo subito il loro impeto. Sul 2-0 la squadra è uscita fuori, ma la partita era compromessa perché loro sono una squadra molto esperta. Abbiamo avuto un approccio alla gara fuori fase, troppo timoroso, non abbiamo rispettato alcune consegne. È andata così - ha continuato, rassegnato, Alizzi - non so cosa sia successo ai ragazzi, forse hanno sentito troppo una partita con una posta in palio altissima. Sicuramente la mia squadra non è quella di domenica perché abbiamo giocato altre partite alla grande. Forse abbiamo avuto timore dell’incognita perché non conoscevamo l’avversario che, oltre a 2-3 individualità veramente forti, era alla nostra portata”.

Dopo 11 vittorie consecutive, tra campionato e play-off contro la Tirrenia, il Terme Vigliatore si è fermato nella gara più importante della stagione, non riuscendo a mettere la ciliegina sulla torta a un’annata che resta comunque positiva: “Si tratta di partite secche, ci vuole tanta forza mentale e quando nei primi 20 minuti non siamo riusciti a rispettare le consegne vuol dire che la squadra non c’era mentalmente e ha sentito troppo la partita. Sul 2-0, quando non avevamo più nulla da perdere, abbiamo segnato il 2-1 ma poi loro hanno gestito e portato a casa la vittoria. L’abbiamo presa male mentalmente – ha ribadito il tecnico giallorossoverde - nonostante qualche episodio dubbio ma non voglio nessun alibi. Non ho voluto rivedere il video e le azioni perché l’amarezza è tanta. Ringrazio i ragazzi per la stagione e per partite memorabili, contro squadre che non ci hanno regalato niente. Loro erano più esperti e grandi come età e hanno saputo gestire meglio la tensione. Noi siamo andati fuori giri”.

Resta e, forse resterà a lungo, il rammarico per aver visto sfumare il traguardo sul più bello, così come in campionato era sfumato per un punto dalla Jonica. “Volevo chiudere la stagione con un titolo ma anche in campionato non è andata bene. Nello scontro diretto abbiamo sbagliato un rigore e subito un gol irregolare e anche in altre gare ci sono stati alcuni episodi dubbi. La fortuna ci ha voltato le spalle”, il commento di mister Alizzi che, in tema di ripescaggio e conferma, resta in attesa delle decisioni del Terme Vigliatore. “Se ne occuperà la società, non so quale sarà il futuro. Con loro ho un rapporto che va al di là del calcio, non dobbiamo sposarci per forza, ma se dovessimo prendere strade diverse, resteremo amici come prima e senza rancore. Io sto alla finestra, attendo ma non è un matrimonio obbligatorio. Se dovessi restare lo farei per vincere. Dopo un secondo posto, voglio migliorare. Dipenderà dalle scelte della società, ma ci sarà tempo per parlarne senza pressioni e nessun problema”.

L’attaccante Paolo Genovese, invece, ha affidato a un post il suo pensiero dopo la delusione della finale: “Non poteva finire peggio! Il campo che ci ha condannati ad una amara sconfitta, immeritata! Abbiamo passato un anno fantastico, abbiamo lottato, gioito, pianto, sempre al campo, sempre insieme, sempre lì a correre e macinare chilometri per un sogno. Abbiamo dato tutto per questo sogno, per una rivincita personale, per dare al presidente e ai dirigenti una gioia immensa, la prima Eccellenza per il paese Terme Vigliatore. Ma abbiamo perso, non abbiamo fallito, perché noi c'eravamo, ci abbiamo provato ma non siamo stati capaci di fare la partita perfetta, quella che tutti pensavamo di giocare”.

Poi il bomber giallorossoverde ha concluso con un messaggio alla squadra: “Vorrei ringraziarvi amici, compagni di viaggio, perché senza di voi non avrei mai fatto così bene, non avrei mai segnato 32 reti. Sono fiero di essere stato il vostro capitano, vi auguro a tutti voi un gran futuro, non solo calcistico!”.

Sezione: Promozione / Data: Mer 09 maggio 2018 alle 12:24
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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