Ma che ne sanno i 2000?” Un tormentone, uno slogan, un hashtag che impazza da qualche tempo sui social network. Eppure, nel pomeriggio piovoso del Despar Stadium, sono proprio le “nuove generazioni” a risollevare le sorti del Città di Messina grazie alle reti dei millennial Nicosia e Santoro. Quella con l’Acireale non era l’ultima spiaggia, ma probabilmente anche qualcosa di più. La vittoria finale è una liberazione per un gruppo che aveva dimenticato cosa significasse uscire dal terreno di gioco con i 3 punti a favore. Il 2-0 finale è frutto di una gara da Città di Messina vecchio stampo: cuore, grinta e forza del gruppo per raggiungere l’obiettivo. La salvezza coronerebbe una stagione di alti e bassi ma anche tanti sacrifici e sforzi. Il successo con l’Acireale rappresenta un altro mattoncino in più verso la permanenza in Serie D, in un weekend che non ha lesinato risultati a sorpresa. La Sancataldese, sconfitta al Marullo due mesi fa, è rinata e si trova a -2 dalla salvezza diretta, mentre il Roccella è crollato. Allo stesso tempo il Rotonda, che a breve riceverà i tre punti a tavolino del match contro il Troina, non riesce a superare una Igea Virtus che sta onorando il campionato.

I giallorossi di mister Furnari raggiungono quota 31 punti, superano il Locri e raggiungono il Roccella. Adesso si apre l’ultimo ciclo di quattro partite decisive: Turris, Locri, Igea Virtus e Castrovillari. Non si possono fare calcoli, il CdM dovrà lottare fino alla fine. I presupposti sono positivi specialmente dopo la sfida vinta contro la compagine di Pippo Romano. Nonostante la sconfitta contro la Cittanovese, i peloritano avevano dato importanti segnali al proprio allenatore Furnari. Quest’ultimo ha vinto la sfida contro l’Acireale ben prima di scendere in campo, preparando la gara nei minimi particolari. A partire da alcune scelte coraggiose e decisive in ruoli delicati del suo scacchiere: Umberto De Lucia, sulla carta difensore centrale, diventa il play del centrocampo davanti la difesa. A fine partita l’esperto calciatore risulterà uno dei migliori in campo, grazie alla sua capacità di tenere la posizione e, soprattutto, di bloccare le linee di passaggio del reparto offensivo acese. Il 4231 dell’Acireale, infatti, ha stentato per tutta la gara non riuscendo ad esprimere la grande qualità offensiva e ricorrendo molto spesso al lancio lungo.

La copertina della settimana, tuttavia, va ai giovani del Città di Messina, capaci di non abbattersi mai di fronte alle difficoltà e decisivi nel momento clou. Mister Furnari lancia ben tre 2000 dal primo minuto: Cannino, Di Vincenzo e Nicosia. Quest’ultimo realizza la sua prima marcatura in Serie D e porta in vantaggio i giallorossi, approfittando dell’errore del portiere avversario. A chiudere la contesa ci pensa un altro 2000, Andrea Santoro che, da subentrato, non sbaglia il diagonale davanti alla porta. Per lui, come confermato anche di fronte alle telecamere, è anche il gol che lo sblocca dal punto di vista realizzativo con la maglia giallorossa. Peppe Furnari si coccola i suoi ragazzi, consapevole del fatto che la tensione va mantenuta sempre alta. Nel prossimo weekend i giallorossi viaggeranno alla volta di Torre del Greco, sperando di poter recuperare alcuni infortunati per una sfida molto difficile. Nel frattempo resta ancora in stand by la questione Lorefice, mentre è vicino al reintegro in rosa il fantasista Paolo Argomenti.

Sezione: Serie D / Data: Mar 09 aprile 2019 alle 10:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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