Le premesse prima della trasferta di Acireale erano chiare: zero gol siglati in trasferta e soli due punti raccolti a Palmi alla prima giornata e contro la Sancataldese. Dopo 95 minuti è arrivato il terzo pareggio in trasferta, un punto nell'ostica trasferta del "Tupparello". Eppure è un risultato agrodolce in casa Città di Messina. Sia chiaro mister Furnari non firma mai per il pareggio, tuttavia i giallorossi si presentavano alla partita in emergenza a causa delle partenze in sede di mercato e ai numerosi infortuni. Sulla sponda acese, al contrario, la tifoseria si aspettava un campionato completamente diverso dalla squadra amaranto e la sfida contro il Città di Messina rappresentava un'ottima occasione per tornare alla vittoria dopo il punto di penalizzazione restituito in settimana.

A pochi istanti dall'inizio del match è proprio mister Romano a rimescolare le carte e a presentare uno spregiudicato 4231 in campo, con l'azzardo Savanarola mediano davanti la difesa. Il messaggio: tutto il potenziale d'attacco in campo per mettere le cose in chiaro fin da subito. Il Città di Messina non si fa intimorire e dopo meno di mezz'ora è già avanti di due gol, doppietta di un Cangemi in versione Dybala in campo e nella capigliatura. L'inizio è sorprendente perché i giallorossi tengono bene il campo, sono compatti in difesa e ripartono con forza e determinazione. Tuttavia gli episodi negativi, una costante in questa stagione, sono sempre dietro l'angolo: l'Acireale riapre la gara con un colpo di testa anonimo di Manfrellotti, abile ad approfittare dell'errore della difesa e di Paterniti, e piove sul bagnato quando esce per infortunio al ginocchio Bonamonte, uno dei migliori fino a quel momento. I giallorossi vanno al riposo sfiorando più volte il terzo gol con Di Vincenzo e Galesio.

Purtroppo le occasioni mancate danno maggior coraggio all'Acireale che, sospinto dal pubblico, trova il pareggio in apertura di ripresa. Da lì inizia un'altra partita fatta di tanto nervosismo, cartellini e una direzione di gara discutibile che non riesce a mantenere il match sui giusti binari. Il Città di Messina si difende ma trova anche degli ottimi spunti, l'Acireale ci prova e solo un miracoloso Paterniti salva i giallorossi da una clamorosa sconfitta. L'epilogo è, appunto, agrodolce come sottolineato in sala stampa anche da Furnari e dallo stesso Cangemi. I giallorossi hanno trovato la loro identità, sono consapevoli dei loro mezzi e vogliono chiudere al meglio il girone d'andata.
Allo stesso tempo la squadra cambierà in tutti i reparti in sede di mercato, già a partire dalla settimana in corso verso la sfida contro la lanciatissima Turris. Sono finalmente arrivati i gol in trasferta, adesso serve mantenere questo spirito combattivo e tanto coraggio. Non è necessario, invece, dilungarsi sugli ululati e i cori razzisti rivolti a Fofana durante tutto il match. Da nord a sud, in tutte le categorie, la situazione è sempre la stessa, da condannare senza alcun dubbio.

Sezione: Serie D / Data: Mar 04 dicembre 2018 alle 10:18
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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