Il Città di Messina torna a casa con un'altra vittoria, la seconda consecutiva in Coppa Italia. Vittima dei giallorossi il Roccella, che cede nei minuti di recupero del secondo tempo. Decisivo, all'esordio ufficiale, Giacomo Graziano attaccante in prestito dal Catania. Al termine della gara abbiamo raccolto le dichiarazioni dell'allenatore messinese Giuseppe Furnari.

Mister che partita è stata contro il Roccella?
“È stata una bella partita contro una squadra ben messa in campo e che ha giocato bene. Noi abbiamo fatto il nostro, abbiamo tenuto il campo e credo che, alla distanza, abbiamo meritato di passare il turno".

Il Città di Messina è sembrato avanti nella preparazione rispetto al Roccella
"Si credo che nel secondo tempo si sia vista la differenza di preparazione. Noi siamo stati bene in campo per tutta la partita e questo ci ha consentito di essere pericolosi, trovando il gol allo scadere".

Una vittoria che può aprire scenari futuri rosei?
"Per noi che siamo una matricola, queste occasioni ci fanno prendere confidenza con la categoria e con le squadre che andremo ad affrontare durante il campionato. La Coppa ha la sua importanza ma sono partite di rodaggio che permettono agli allenatori di sperimentare"

In cosa potrà migliorare il Città di Messina?
"Si deve migliorare giorno per giorno, lavorando sempre. Martedì analizzeremo gli aspetti positivi e negativi, cercando di migliorare questi ultimi".

Ci sono state importanti risposte in campo nonostante il clima torrido
"Io ne ero sicuro anche perchè vedo i ragazzi tutti i giorni. Siamo in fase di rodaggio, abbiamo dato minuti a chi non ha giocato la prima partita. Ho avuto risposte positive da chi ha giocato dal primo minuto come Cannino e Bellopede, da Fofana negli ultimi quindici minuti, da Graziano che ha segnato al suo esordio. Sono tutti segnali positivi di crescita del gruppo e tutti i risultati si ottengono con la squadra non con i singoli. Abbiamo dimostrato questo e sono soddisfatto".

Sezione: Serie D / Data: Lun 03 settembre 2018 alle 10:43
Autore: Ernesto Francia
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