Una piccola incertezza iniziale, poi un crescendo strepitoso fino alla super parata su Marzullo che inchioda il punteggio sullo 0-0 e spegne le velleità di vittoria del Messina. Il ritorno tra i pali del Città di Messina di Sebastiano Paterniti coincide con l’ottimo punto conquistato dai giallorossi nella stracittadina: “Mancavo da un po’ - afferma - e rientrare subito non era semplice, però ho stretto i denti per dare il mio contributo alla squadra. L’aspetto positivo è che oggi abbiamo trovato solidità dietro, ma ci è mancato solo il gol per sbloccare la partita. L’intervento su Marzullo? È solo il mio dovere, nulla di più, anche se lui ha fatto un gran movimento su Berra”.

Il portiere giallorosso, poi, elogia mister Viola, bravo a riporre nel cassetto l’amato 4-3-3 per virare sul consolidato 3-5-2 ereditato da Furnari: “Abbiamo giocato gran parte del campionato col 3-5-2 - spiega Paterniti - che ci ha portato punti e una nostra identità. Con Viola c’è tanto dialogo, è molto intelligente e si è reso conto che il 4-3-3 non era consono alle nostre capacità, specie davanti perché siamo carenti di uomini che puntano l’avversario e la porta. Bravo e umile lui a correre ai ripari”.

Lo 0-0 riporta il Città di Messina ad appena cinque punti dalla retrocessione diretta, ma tiene ancora accesa la fiammella della speranza perché il Messina non allunga il passo: “Da buon messinese - conclude - non vorrei né noi né loro ai playout, perché rappresentiamo la comunità messinese in giro per l’Italia. Credo che il nostro futuro dipenda solo dalla nostra fame e dalla voglia di vincere: saranno sette finali, lotteremo alla morte per evitare i playout, ma nel caso in cui non dovessimo farli, bisognerà vincerli”.

Sezione: Serie D / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 19:24
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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