Nel corso dell’ultima settimana si è scritto tanto a proposito della situazione calcistica che sta vivendo la città di Messina impantanata in un limbo di mediocrità che ha, purtroppo, avvolto quasi tutto in riva allo Stretto. Una situazione difficile, con tanti interrogativi e senza uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Tutto questo a far da contorno a una partita di campionato in Serie D che, in molti, hanno fatto a gara cercandone una definizione precisa, da derby a stracittadina. Mentre ci si interroga sul futuro prossimo delle due squadre, è giusto analizzare ciò che è passato in secondo piano: i novanta minuti del “Franco Scoglio”.

È stata una settimana un po’ turbolenta in casa Football Club Messina dopo il pari contro l’Acireale: per la prima volta in stagione, il tecnico Costantino era stato messo in discussione per i pochi punti ottenuti dalla squadra. Con una panchina traballante e le assenze di rilievo, l’ex allenatore della Vigor Lamezia ha lavorato duramente per preparare la partita che tutti aspettavano da agosto. I giallorossi sono scesi in campo con il consueto 4-3-3 ma la vera chiave della vittoria è stata la grinta e l’attenzione messa in campo. L'Fc Messina, prima che sul piano tecnico, ha battuto gli avversari sul piano mentale e psicologico. Una prestazione di alto livello coronata non solo dai tre gol, ma anche dalla rete inviolata e dal controllo durante l’arco dell’intera gara. Dopo un primo tempo di studio, nel quale ha prevalso la paura di sbagliare da parte di entrambe le squadre, l'Fc ha messo in campo tutti i suoi punti di forza nella ripresa. Classe, velocità e tecnica sono stati alla base dell’uno-due che ha messo a tappeto l’Acr Messina: la prima firma di Dambros è una perla siglata da un calciatore tenuto fuori per troppo tempo da un infortunio, il contropiede di Carbonaro racchiude la grande stagione del numero 7 fino ad ora. La terza rete, poi, è un copione già visto nelle partite precedenti con il perfetto assist pennellato dal sinistro di Coria sulla testa di Carbonaro.
Se da una parte le individualità spiccano all’interno di una grande prova corale, è giusto dare spazio anche ai più giovani che rappresentano la marcia in più di questa squadra. Bevis è la solita sicurezza, nonostante la carta d’identità reciti 1998, mentre Casella e Brunetti giocano da veterani. Tra tutti, però, è Gabriele Pini il calciatore che si è preso la scena in una gara così difficile e complicata. Il classe 2001 ha risposto presente, sostituendo il pari età Correnti da mezzala sinistra. In una domenica con pochi pericoli da parte degli avversari, anche Aiello ha lasciato il segno con una bella parata in tuffo sulla punizione di Crucitti.

Vincere aiuta a vincere, ma il grande errore in questo momento sarebbe quello di calare la tensione. Come sottolineato da Giuffrida e Carbonaro nel post partita, l’obiettivo nell’immediato è vincere la prossima partita contro il Castrovillari in casa. Mancare i tre punti significherebbe fare un nuovo passo indietro, non ammissibile a questo punto della stagione. Sarà un nuovo banco di prova per il Football Club che dovrà rinunciare a Carbonaro squalificato, ma potrà contare sul nuovo acquisto in difesa Fernandez.

Sezione: Fc Messina / Data: Mar 05 novembre 2019 alle 10:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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