Ha il dente avvelenato Peppe Raffaele, condottiero di un'Igea Virtus che non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Messina nonostante "siamo stati meglio nei novanta minuti - commenta in sala stampa -, se escludiamo una decina di minuti di possesso palla del Messina perché noi dovevamo rifiatare. Li abbiamo messi alle corde nei primi venticinque minuti, ma la prassi di questa squadra è non capitalizzare quanto facciamo. La classifica parla chiaro, ma anche la classifica marcatori lo fa, perché siamo l'unica squadra di vertice senza giocatori in doppia cifra. Nel calcio bisogna essere schietti e onesti, il Messina credo che abbia giocato aspettando i nostri errori, loro hanno calciato una punizione dai 25 metri e una palla in corridoio pericolosa, e con i giocatori che hanno ci sta. Abbiamo speso tante forze nel secondo tempo, eravamo gli unici in campo a voler vincere e abbiamo avuto cinque palle gol pulite clamorose. Se non capitalizzi però finisce 0-0 o, come con il Troina, perdi".

Un vero e proprio fiume in piena, mister Raffaele: "La partita è visibile, nei primi 25 minuti il doppio vantaggio nostro sarebbe stato meritato; dopo la smettiamo con le barzellette e vediamo che in campo ci sono dei valori, una squadra costruita per vincere il campionato che è molto indietro e noi, squadra giovane, che se non prendiamo gol non è perché si difende o perché siamo cinici. Il vero peccato mortale di questa squadra è non possedere attaccanti di squadre di metà classifica che fanno la differenza. Quando arrivi a lottare per vincere il campionato, come stiamo facendo dall'inizio, poi paghi queste cose, partite dove puoi chiudere tranquillamente, dove sei tu a dominare, e invece c'è equilibrio perché sono squadre forti anche le altre".

Sezione: Serie D / Data: Dom 25 marzo 2018 alle 18:03
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print