L'Igea Virtus del tecnico Giuseppe Raffaele ospiterà allo stadio comunale “D'Alcontres-Barone” di Barcellona il Roccella del mister Domenico Giampà in un match valevole per la dodicesima giornata di andata del Girone I del campionato nazionale di Serie D.

Sesto posto e diciotto punti in graduatoria per i siciliani, undici punti e tredicesimo posto in classifica per i calabresi, in grande crescita e che nelle ultime cinque partite hanno conquistato ben dieci punti, battendo in ordine Messina, Palazzolo e Palmese, pareggiando con l'Ercolanese e perdendo solo con la corazzata Vibonese.

Sarà una sfida tra due formazioni giovani e lungimiranti, con un obiettivo comune: raggiungere la salvezza e valorizzare i tanti talenti in organico.

Il presidente del Roccella Maurizio Misiti in estate si è affidato al tecnico Domenico Giampà, classe 1977, ex centrocampista calabrese che ha scritto la storia in riva allo Stretto, conquistando una promozione in Serie A ed uno storico settimo posto in massima serie con la maglia del Messina agli ordini del mister Bortolo Mutti.

Diversi elementi di spessore in casa Roccella, su tutti l'esterno d'attacco David Yeboah, un'ala pura, funambolica e devastante nel dribbling e nell'uno contro uno che fin qui ha realizzato 4 reti in 11 partite.

Ci stiamo preparando nel migliore dei modi per questa sfida, l'Igea Virtus è un'ottima squadra e tra le mura amiche ha dimostrato di avere un ruolino di marcia impressionante. E' una formazione che lo scorso anno ha disputato un grandissimo campionato, raggiungendo i play-off e mettendo in mostra un ottimo gioco. E' da poco che sono in Italia, dunque non ho avuto ancora l'opportunità di conoscere il tecnico Giuseppe Raffaele, ma ho avuto modo di documentarmi. So che si tratta di un ottimo allenatore, sia sotto il profilo tecnico-tattico che da un punto di vista motivazionale. Noi, come sempre, daremo il massimo”.

Il “colored” è stato fortemente voluto al Roccella dal mister Domenico Giampà, suo compagno di squadra al Catanzaro: “Lo ringrazio e non smetterò mai di farlo, in estate mi ha chiamato lui e mi ha proposto di seguirlo al Roccella, ho accolto molto volentieri e con grande entusiasmo questa possibilità. Mi sta valorizzando, mi sta insegnando tanto e sto cercando di imparare da lui, so che devo crescere tanto ma alla fine sono convinto che raccoglierò i frutti del mio lavoro. Già ho realizzato la metà dei gol che ho segnato lo scorso anno, devo migliorare sotto tutti i punti di vista, soprattutto sotto il profilo realizzativo ed essere più cinico davanti al portiere avversario. La società è seria e sana, vogliamo raggiungere la salvezza e stiamo crescendo dopo un avvio di stagione non troppo positivo”.

Dopo una netta sconfitta contro il Gela alla prima uscita stagionale, il Roccella di Domenico Giampà ha perso sempre di misura contro Portici, Troina e Gelbison, pareggiando con la Cittanovese, ma convincendo sempre sul piano del gioco e del temperamento: “La nostra è una squadra giovanissima e composta quasi interamente da giocatori diversi rispetto allo scorso anno, con un tecnico nuovo. Avevamo bisogno di amalgamarci e di crescere. Fortunatamente abbiamo un ottimo allenatore, stiamo crescendo e possiamo dire adesso di essere una squadra. Era fisiologico un periodo di ambientamento”.

Nato ad Accra, in Ghana, classe 1995, David Yeboah è giunto in Italia appena cinque anni fa e dopo aver totalizzato 6 presenze in Serie C con il Catanzaro ha realizzato 16 gol in 78 partite in Serie D con le maglie di Savoia, Turris, Taranto, Gelbison, Herculaneum e Roccella: “Inizialmente ho avuto qualche difficoltà, non conoscevo la lingua, dovevo ambientarmi e non avevo mai giocato a calcio se non con i miei amici in Ghana. Qui sto crescendo tanto, il mister conosce tutto di me, pregi e difetti, sa come farmi rendere al massimo e so che devo seguirlo. Mi trovo maggiormente a mio agio come esterno d'attacco, sia a destra che a sinistra, ma posso ricoprire anche il ruolo di centravanti o di seconda punta all'occorrenza. Il mio idolo? Mi sono sempre piaciuti Ronaldinho e Cristiano Ronaldo, anche se in Ghana mi chiamavano Pedro, pensando al talento spagnolo attualmente in forza al Chelsea”.

Sezione: Serie D / Data: Sab 11 novembre 2017 alle 15:30
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
vedi letture
Print